Il Partito Democratico di Molfetta: regole sbagliate hanno provocato un tesseramento anomalo
MOLFETTA – Dopo le polemiche relative al tesseramento per il congresso del Partito Democratico, lo stesso Pd interviene con una nota con la quale si sottolinea che «le polemiche di queste ore sui numeri del tesseramento al Partito Democratico per poter eleggere il nostro segretario provinciale non possono essere ignorate e meritano una risposta chiara e ferma, che tuteli innanzitutto lo spirito di servizio, la passione e l’entusiasmo dei tanti militanti ed iscritti di Molfetta che, nello scorso week-end, hanno partecipato con convinzione e coscienza politica al congresso locale del PD e, dopo due giorni caratterizzati da un sano e proficuo dibattito, hanno eletto il nuovo gruppo dirigente cittadino».
«Purtroppo – continua la nota del Pd -, dopo settimane in cui la stampa regionale e nazionale ha denunciato gravissimi fenomeni di distorsione nel tesseramento che hanno interessato tantissime sezioni in tutta Italia, l’allarme per certi versi drammatico lanciato nei giorni scorsi dal segretario regionale Sergio Blasi sul rischio che anche in Puglia il congresso si trasformasse, a tutti i livelli, in “primarie tra notabilati, sotto la regia di locali mercenari della politica” è rimasto inascoltato.
Abbiamo dovuto prendere atto con rammarico che le regole lacunose ed insensate decise nel corso della Direzione nazionale del 27 settembre scorso, consentendo la partecipazione al voto anche agli iscritti dell’ultimo minuto, con un tesseramento continuo anche ad urne aperte, non hanno fatto altro che aggravare questo rischio e hanno determinato, in tutta la Provincia di Bari ed anche a Molfetta, un tesseramento obiettivamente anomalo che non può certo giustificarsi con l’interesse suscitato nei cittadini dal dibattito tra le mozioni presentate dai diversi candidati alla carica di segretario provinciale del PD.
Se – come era stato opportunamente suggerito da autorevoli esponenti del nostro partito – si fosse chiuso il tesseramento in tempo utile per poter garantire un ordinato e trasparente svolgimento dei congressi nei circoli, il PD non avrebbe dato di sé una immagine ancora una volta opaca e respingente, poco in linea con la passione e lo spirito di servizio che anima, fino in fondo, la stragrande maggioranza dei suoi militanti autentici.
Noi crediamo che questa sia stata una grande occasione persa, che, però, non deve offuscare in alcun modo il percorso iniziato a livello locale.
Siamo ancora più convinti, infatti, che (contrariamente a quanto avvenuto a livello provinciale) il percorso avviato e portato a termine per l’elezione del gruppo dirigente del circolo PD di Molfetta, sia stato il più giusto e il più condiviso, una sintesi autentica di molteplici storie e sensibilità, che ha portato all’affermazione di una piattaforma politica chiara che ha avuto nel coraggio di innovare e nel ricambio generazionale i suoi due fondamentali pilastri, e che proprio per questo ha ottenuto il più vasto e convinto consenso possibile.
Ora spetterà a tutti noi rispettare gli impegni assunti con la vasta comunità del Partito Democratico di Molfetta per non tradire le tante aspettative che sono state generate e per realizzare davvero il PD che vogliamo».