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Il nuovo sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini atteso alla prova dei fatti sulla campagna della trasparenza “Sai a chi voti” Anghelé: “Scatta ora il conto alla rovescia per l'introduzione dell'agenda pubblica degli incontri del sindaco, novità di quest'anno, e delle audizioni pubbliche per le nomine nelle municipalizzate. Saremo degli autentici watchdog perché questa promessa venga mantenuta”
26 giugno 2017

MOLFETTA - Sono 13 i sindaci eletti (10 al ballottaggio e 3 al primo turno) che hanno aderito alla Campagna Sai Chi Voti 2017: Michele Abbaticchio per BITONTO, Federico Borgna per CUNEO, Leoluca Orlando per PALERMO, Tommaso Minervini per MOLFETTA, Sergio Giordani per PADOVA, Rinaldo Melucci per TARANTO, Federico Sboarina per
VERONA, Jacopo Massaro per BELLUNO, Marco Bucci per GENOVA, Pierluigi Peracchini per LA SPEZIA, Sara Casanova per LODI, Alessandro Tambellini per LUCCA, Roberto di Stefano per SESTO SAN GIOVANNI.  

Tra gli eletti tutti i candidati sindaco – tranne il Sindaco di Verona Federico Sboarina -  si sono impegnati a introdurre il meccanismo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali in enti, consorzi o società che spettano al comune entro i primi 100 giorni di amministrazione mediante la modifica del Regolamento comunale. Inoltre, tutti i sindaci eletti hanno dichiarato di voler adottare un’agenda pubblica degli incontri con i portatori di interesse, un’importante novità della campagna di quest’anno.

Novità ulteriore introdotta quest’anno dalla campagna Sai chi Voti,
quella di rendere pubblici i dati sui finanziamenti elettorali ricevuti. Tra tutti i sindaci candidati delle città monitorate dalla campagna, in 117 si sono
impegnati a comunicare i dati sui finanziamenti elettorali, ma 43 di questi – ovvero il 36,75% - non hanno rispettato l’impegno. Al primo turno i candidati sindaco che hanno dichiarato di aver ricevuto contributi da persone giuridiche sono stati 4: da un minimo di 1.000 euro dichiarato da Monica Chittò (centrosinistra) di Sesto San Giovanni, a un massimo di 24.800 euro dichiarato dal candidato Guido Melley (lista civica) di La Spezia. Sono 26 i candidati che hanno dichiarato di aver ricevuto contributi da persone fisiche: da un minimo di 312 euro dichiarato da Donatella Del Turco (M5S) di La Spezia a un massimo di 28.549 euro di Arturo Lorenzoni (coalizione civica) di Padova. 24 sono i candidati che hanno dichiarato che la loro campagna elettorale è stata per intero autofinanziata e non hanno indicato l’importo. Tra le città con le donazioni elettorali complessivamente più alte troviamo al primo posto Padova (58.029 euro), Verona (46.451 euro), Genova (37.435 euro). Tra le città con le donazioni elettorali più basse troviamo Monza (1.245 euro), Cuneo e Trapani (1.600 euro).

N.B. A breve saranno resi noti anche i dati relativi al secondo turno.

Ben 13 sindaci eletti aderenti a Sai Chi Voti. È un buon risultato: praticamente tutti i sindaci delle principali città che sono andate a votare (Genova, Palermo, Padova, Verona) vedono ora un Sindaco che ha preso impegni molto precisi e chiari davanti agli elettori. A loro vanno le nostre felicitazioni e al contempo rinnoviamo il nostro impegno di controllo. Con l’insediamento delle Giunte scatterà il conto alla rovescia per l'introduzione delle audizioni pubbliche per le nomine nelle municipalizzate e per l’agenda pubblica degli incontri del sindaco con i portatori di interesse. Saremo degli autentici watchdog perché questa promessa venga mantenuta
- sottolinea Federico Anghelé di Riparte il futuro.

LA CAMPAGNA

Tutti i candidati si impegnano a rispettare sei fondamentali indici
di trasparenza. Oltre la richiesta di pubblicazione del loro curriculum vitae,
del loro status giudiziario, dei loro potenziali conflitti di interessi e
l’impegno ad adottare le audizioni pubbliche quale metodo per la scelta dei
vertici di enti, fondazioni e società partecipate, quest’anno la campagna Sai
Chi Voti chiede ai candidati sindaco anche di rendere noti – fin da subito – i
dati sui finanziamenti elettorali ricevuti e che si impegnino – qualora eletti
– ad adottare un’agenda pubblica degli incontri con i portatori di interesse.
La campagna promossa da Riparte il futuro con Transparency International
Italia, Movimento Consumatori, ActionAid, Pubblici Cittadini, Openpolis,
Associazione Donne Giuriste Italiane, Carte in regola, Cittadini Reattivi,
Diritto di sapere, CittadinanzAttiva viene condotta attraverso la piattaforma
digitale (www.saichivoti.it), un portale indipendente – visitabile da chiunque in ogni
momento – che permette la raccolta dei dati e degli impegni a favore della
trasparenza dei candidati sindaci che decidono di aderirvi.

Le città monitorate nel corso dell’edizione 2017 sono state: Acerra,
Alessandria, Asti, Belluno, Bitonto, Carrara, Catanzaro, Como, Cuneo,
Frosinone, Genova, Gorizia, Guidonia Montecelio, L’Aquila, La Spezia, Lecce,
Lodi, Legnano, Lucca, Molfetta, Monza, Oristano, Padova, Palermo, Parma,
Piacenza, Pistoia, Portici, Pozzuoli, Rieti, Sesto San Giovanni, Taranto,
Trapani, Verona.

 

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