Il Nettuno raggiunge la vetta
CALCETTO
Terminato il girone d'andata del campionato di serie C (girone B) di calcio a cinque è doveroso riepilogare il cammino del Nettuno Molfetta, tracciare un sommario bilancio e pronunciarsi, in base a ciò che chi scrive ha visto e udito, sulle sorti del team molfettese di qui alla fine della “regular season”.
Anzitutto occorre fornire i numeri: su nove gare il massimo risultato è stato raggiunto in sette occasioni (contro Terlizzi, Real Gravina, Delfini Giovinazzo, Altamura, Sporting Club Ruvo, Corato e Giovinazzo); a Bari sul campo dell'Audace è arrivato l'unico pareggio; a secco, invece, si è restati solo nel match casalingo contro il Calcetto Ruvo (sconfitta di misura per 2 a 1), capolista vantaggio col Molfetta. Ventidue punti su ventisette disponibili: un bottino di tutto rispetto che tranquillizza guardando alla ampia zona retrocessione (cadranno in serie C2 le ultime cinque) e pone le basi per la rincorsa ai due posti utili per i play-off promozione. Trentotto sono state le reti messe a segno (media di più 4,2 goal a partita), mentre venticinque volte la porta difesa da Mazzone è stata violata (media di 2,7 goal a gara). E gli arcigni difensori biancorossi sono stati lungi dal ricorrere a falli gratuiti: solo in pochissime occasioni le squadre incontrate hanno usufruito del “tiro libero”, la punizione diretta senza barriera che viene assegnata dopo il sesto fallo per ogni intervento scorretto successivo. Quest'ultimo dato dice della qualità dei vari Di Leo, Gentile, M. e A. Di Pinto, Angelico, oltre che del guardiano Mazzone, e spinge ad una prima riflessione: se la compagine alle dipendenze del duo Valente-Catino passa in vantaggio riesce particolarmente difficile agli avversari ribaltare il punteggio.
Altra considerazione dobbiamo fare sulla gestione del gruppo: ai due mister non è riuscito di trattenere in squadra, per vari motivi, Di Liddo, Preziosa, Siciliano e Cini e, considerato che si tratta di quattro punte, giuriamo che il reparto avanzato non ne beneficerà. Spesso chi fa panchina storce il naso e non di rado si avverte una tensione immotivata in relazione al risultato: sapranno, i due, scegliere la cura giusta?
Ad annuvolare il cammino sereno del Molfetta, tuttavia, ci pensa il calendario: delle ultime nove gare cinque si disputeranno in trasferta; e di queste cinque due saranno proibitive (Gravina e Ruvo contro il Calcetto Ruvo) mentre altre due potrebbero nascondere non poche insidie (Altamura e Giovinazzo nell'ultimo incontro). Se tanto ci dà tanto al flop dello scorso anno di fronte ad un calendario favorevolissimo dovrebbe seguire, questa volta un exploit eccezionale al cospetto di un percorso accidentato. Chissà…
Eugenio Tatulli