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Il Liberatorio politico discute del PIRP per il quartiere Madonna dei Martiri di Molfetta Un comunicato stampa sulla vicenda firmato da Matteo d'Ingeo che valuta il PIRP poco partecipato e molto meno condiviso
04 maggio 2007

MOLFETTA - L'approvazione del PIRP (Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie) messo a punto per il quartiere Madonna dei Martiri ha suscitato le perplessità del Liberatorio politico di Matteo d'Ingeo, che ha diffuso il seguente comunicato stampa che pubblichiamo integralmente: "Nel prossimo consiglio comunale si discuterà e si approverà il PIRP (Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie); riguarderà il quartiere Madonna dei Martiri, che risulta essere un quartiere con un marcato disagio abitativo, diffuso degrado urbanistico ed una scarsa coesione sociale e difficoltà economica. Questi sono i parametri che dovrebbero dare un punteggio abbastanza alto al progetto che l´amministrazione comunale intende presentare alla Regione Puglia per accedere ad un finanziamento di 4.000.000,00 di euro. Dovrebbero essere demolite quattro palazzine e ricostruite dove oggi ci sono dei vecchi capannoni. Si tratta di ben 32 case popolari (ai numeri civici 12, 13, 14 e 15 di via Madonna dei Martiri) che faranno spazio ad una nuova piazza con parcheggio interrato. Durante la presentazione del progetto, c'è parso di capire che gli abitanti interessati non abbiano partecipato tanto alla scelta condivisa del progetto, così come vuole il bando regionale n.870 del 19.06.2006. Giustamente qualche signora abbastanza agguerrita chiedeva il perché fossero state scelte le palazzine 12, 13, 14 e 15, e non quelle dal 7 all´11 che sono le più disastrate. Altri hanno urlato con forza, che sono cinquant´anni che sono lì, dimenticati da tutti con i loro problemi, nessuno mai si occupa di loro se non solo quando ci sono le elezioni. Non siamo in campagna elettorale ma in odore di affari e danaro sì. Nel corso della conferenza sono stati toccati altri temi di grande interesse, per esempio l´annosa questione delle morosità e la perdita dei requisiti da parte di qualche abitante delle case popolari della Madonna dei Martiri. Vogliamo proporre alcuni temi di riflessione sul progetto PIRP, sperando che le forze politiche presenti in consiglio comunale le facciano proprie per giungere all´approvazione di una scelta trasparente e condivisa. Premesso che il bando regionale prevede tra la documentazione da allegare anche: a) il formale assenso al programma da parte della maggioranza dei condomini degli edifici interessati dagli interventi nel PIRP e idonee garanzie in merito all´attuazione del programma stesso; b) la relazione riguardante le forme assunte per assicurare la partecipazione degli abitanti alla elaborazione e attuazione del PIRP e il coinvolgimento delle forze sociali, delle rappresentanze dell´imprenditoria interessata (edilizia, commercio, servizi, ecc...) della cooperazione e del volontariato sociale, opportunamente documentati; c) delibera del consiglio comunale di approvazione del PIRP, contenente in maniera esplicita l´adozione di variante con indicazione della normativa in base alla quale è stata adottata si chiede all´amministrazione comunale quanto segue: 1) Quali sono stati i criteri usati per la scelta delle palazzine da demolire, le condizioni statico-strutturali o semplicemente criteri tecnico-estetici? 2) L´assegnazione dei nuovi appartamenti da costruire saranno assegnati secondo una graduatoria che coinvolga tutti gli abitanti del quartiere, o criteri clientelari che vedrebbero assegnatari privilegiati i fortunati abitanti delle palazzine prescelte? 3) In che modo sono state coinvolte quelle forze sociali, del volontariato e dell´associazionismo che il bando prevede? 4) In che modo sono state coinvolte le forze produttive e gli imprenditori privati? 5) Chi ha deciso che il quartiere da interessare al progetto doveva essere la Madonna dei Martiri? 6) Nel progetto di riqualificazione del quartiere il Comune intende verificare le numerose morosità e l´eventuale perdita dei requisiti di qualche assegnatario, evitando naturalmente di dare lo sfratto a qualche cittadino agli arresti domiciliari. Seguiremo il Consiglio Comunale del 7 maggio per ascoltare le risposte".
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