Il gentil sesso approda alla Capitaneria di porto di Molfetta
MOLFETTA – 13.1.2004
“Essere un ufficiale di marina non comporta la rinuncia alla propria femminilità”. E' questa l'opinione sul ruolo delle donne nelle forze armate espressa dal Guardiamarina Chiara Lobaccaro (nella foto), primo ufficiale donna ad arrivare presso la Capitaneria di porto di Molfetta. Appena ventitreenne, pugliese, Chiara è una ragazza schiva, che non ama i riflettori della cronaca anche se ha dentro una profonda determinazione oltre che una grande passione per la professione che svolge.
Il “suo” comandante, il capitano di fregata Maurizio Gasparini, le ha già assegnato compiti importanti che riguardano essenzialmente il campo delle imbarcazioni da diporto e delle patenti nautiche. Il guardiamarina Lobaccaro si è subito inserita nell'ambiente della Capitaneria e definisce “normali” i rapporti con i suoi colleghi e superiori mentre racconta di un certo stupore avvertito nei voti e nelle espressioni degli “utenti” della Capitaneria nel momento in cui hanno visto una donna ad occupare un posto tradizionalmente ad esclusivo appannaggio degli uomini.
Della nostra città, ci ha raccontato in una cordiale intervista che sarà pubblicata integralmente sul numero di “Quindici” in edicola il 20 gennaio, conosce assai poco. “Oltre la Capitaneria, di Molfetta non ho ancora visto quasi niente - ci ha raccontato ancora l'ufficiale Lobaccaro - visto che continuo a risiedere nella mia città d'origine, Gravina”.
Francesco Dell'Olio