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Il futuro della gestione rifiuti e igiene urbana a Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi Sabato 16 aprile, alle ore 10,30 presso l'ex Convento dei domenicani a Ruvo di Puglia una conferenza stampa di presentazione delle proposte politiche e tecniche di Rifondazione Comunista e Sinistra, Ecologia e Libertà
15 aprile 2011

MOLFETTASulla gestione integrata dei rifiuti Rifondazione comunista e Sinistra ecologia e libertà hanno diffuso un comunicato stampa:

«Da mesi i comuni di Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi stanno discutendo della gestione integrata dei rifuti e dell'igiene urbana ovvero dell'affidamento a un nuovo soggetto unico costituito dai quattro Comuni. Il comune di Molfetta ha già mosso con deliberazioni dei propri organi di Giunta e di Consiglio comunale i primi passi in questa direzione, gli altri tre seguiranno presto.
Non siamo pregiudizialmente contrari alla costituzione di una società che superi la logica municipale, ma chiediamo precise garanzie su:
forma giuridica della società che deve essere a capitale prevalentemente pubblico;
salavguardia dei livelli occupazionali, ivi compreso quelli attualmente alle dipendenze dei gestori privati, con categorica esclusione del lavoro precario;
mission della società che deve perseguire i canoni della responsabilità sociale delle imprese e comunque precisi obiettivi stabiliti dagli organi politici amministrativi;
La scelta del socio privato tramite gara, deve  tener conto di precisi requisiti quali la solidità dei bilanci, l'assenza di procedimenti penali a carico dei suoi amministratori, la presenza sul mercato già da diversi anni, l'assenza di problematiche relative alla gestione del servizio in altri comuni
 
Sulla governance della costituenda società pensiamo al sistema dualistico, recentemente introdotto nel nostro codice civile, caratterizzato dalla presenza del consiglio di gestione, del consiglio di sorveglianza, del revisore esterno ed, ovviamente, dell’assemblea dei soci.
Riteniamo che il consiglio di gestione, cui è demandata l’amministrazione in senso stretto della società, non può che essere affidato a rappresentanti del socio operativo, mentre il consiglio di sorveglianza, cui lo statuto deve affidare soprattutto funzioni di controllo e vigilanza, in particolare sull’attuazione degli indirizzi politici riguardanti la gestione dei rifiuti, non può che essere affidato ai rappresentanti dei soci pubblici.
 
Infatti, riteniamo che debbano esserci obiettivi di programma nella società mista come:
la creazione e attuazione del PORD (Piano Obbligatorio Raccolta Differenziata), per l'avvio immediato della raccolta differenziata porta a porta, che stabilisca tempi di attuazione, modalità di raccolta (suddividendo per giornate e quartieri), incremento del numero di lavoratori subordinati, per il raggiungimento di almeno il 50% di raccolta differenziata entro il primo anno di attività;
l'introduzione di un sistema incentivante la raccolta differenziata da parte del cittadino attraverso un sistema di tariffazione premiante e la previsione di sanzioni per chi non la effettua;
la gestione condivisa degli impianti già nella disponibilità dei Comuni facenti parte del futuro soggetto;
lo studio, l'organizzazione e l’implementazione di sistemi integrati di incentivazione per la diminuzione della produzione di rifiuti;
il progressivo abbandono della logica delle discariche e degli impianti di termovalorizzazione in luogo di una raccolta differenziata spinta e di una progressiva riduzione della produzione dei rifiuti;
la valorizzazione del materiale differenziato riciclabile (valutando anche la possibilità di non conferire in consorzio);
avviare campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata con la collaborazione delle scuole attraverso i PON previsti per la Puglia.
 
Al fine di chiarire e specificare i punti delineati, ribadiamo e proponiamo alle quattro Amministrazioni la stesura di un protocollo d’intesa tra i Comuni coinvolti per riallineare le sfasature, le procedure e la tempistica e dare contenuti ed obiettivi programmatici più qualificanti all’intera operazione.
 
A tal fine è convocata, il giorno 16 aprile, alle ore 10,30 presso l’ex Convento dei domenicani a Ruvo di Puglia una conferenza stampa di presentazione delle proposte politiche e tecniche di Rifondazione Comunista e Sinistra, Ecologia e Libertà come contributo rivolto all'indirizzo delle Amministrazioni comunali e di tutte le forze politiche e consiliari cittadine».
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Le città sono diventata una discarica dove si accumulano i problemi dell'economia globale. Gli abitanti delle città e i loro rappresentanti devono confrontarsi con problemi molto più grandi di loro. E' impossibile trovare soluzioni locali a problemi globali. Il paradosso della politica locale in un mondo dominato da processi globali; la caratteristica della nostra epoca è la crescente e perfino ossessiva produzione di significati e identità. Parliamo del "mio" quartiere, della "mia" comunità, della "mia" città, della "mia" scuola, del "mio" albero, del "mio" fiume, della "mia" spiaggia, della "mia" scuola, della "mia" cappella, della "mia" pace e del "mio" ambiente. In questo modo le persone cercano di difendersi dal vortice della globalizzazione. Si tratta però di una lotta senza speranza nel corso della quale si diventa sempre più incapaci di difendere le proprie identità più autentiche, quelle locali, per la gioia degli operatori globali. Come nota Castells, la creazione dello “spazio fluido” stabilisce una nuova gerarchia di poteri sempre pronti a spostarsi altrove. In questo modo, esso sfugge al controllo di ogni autorità locale che invece è radicata sul territorio. Se una comunità locale rifiuta di concedere i privilegi richiesti, i flussi economici deviano sulla comunità vicina con l'effetto di punire ed emarginare le comunità ribelli. Di conseguenza la politica locale è talmente sovraccarica da essere ridotta all'impotenza: ci si aspetta che essa sia in grado di porre rimedio alle conseguenze della globalizzazione proprio con strumenti che la globalizzazione stessa ha reso pateticamente inadeguati. Da qui la costante incertezza che alcuni ammettono, ma che più spesso viene coperta da dichiarazioni bellicose e da un'intransigenza che è inversamente proporzionale alla loro reale autorità e capacità di agire.
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