Il consiglio comunale dice “no” alla tortura
MOLFETTA – 9.8.2001
Il Consiglio Comunale di Molfetta ha approvato all'unanimità l'Ordine del Giorno che il Gruppo 236 di Amnesty International di Molfetta aveva proposto di approvare. Amnesty International, movimento volontario per la difesa dei diritti umani composto da oltre un milione di persone, promuove, infatti, per l'anno 2001 la campagna internazionale “Non sopportiamo la tortura” (nella foto, immagine tratta dal film: “La notte delle matite spezzate”. Si pensi infatti che torture e maltrattamenti sono pratiche diffuse in oltre 150 paesi, chiunque può, d'altronde, essere vittima di torture, a prescindere dall'età, dal genere, dall'appartenenza etnica e dalle convinzioni politiche o religiose. Inoltre, in molti paesi, l'impunità della tortura è un problema endemico.
Le indagini sono spesso bloccate, laddove sarebbero necessarie, a causa dell'inazione, dell'inefficienza o della complicità dei corpi investigativi: raramente i torturatori sono portati a giudizio, fatto che crea un ciclo di impunità che permette il ripetersi di atti di tortura. Secondo quella che è la classica strategia di Amnesty, ritenendo che uno degli strumenti principali per combattere la tortura sia la sensibilizzazione dell'opinione pubblica attraverso campagne di informazione, educazione ai diritti umani delle giovani generazioni, coinvolgimento e presa di posizione delle istituzioni democratiche a tutti i livelli, attraverso atti concreti e significativi.
Il gruppo 236 di Molfetta ha proposto al consiglio comunale di approvare un documento nel quale sindaco e giunta sosterranno la campagna "Non sopportiamo la tortura" attraverso azioni ed iniziative volte a promuovere la più ampia consapevolezza su tali violazioni e a diffondere un'autentica cultura dei diritti umani.
Adelaide Altamura