Il consigliere Minervini: “Sulla nomina degli scrutatori l'Amministrazione ha toccato il suo livello più basso
MOLFETTA 2.02.2006
L'ultima seduta di Consiglio Comunale, quella del 30 gennaio, ha deliberato davvero poco, in pratica provveduto solo a nominare la nuova Commissione elettorale. Eppure, anche in una scelta che avrebbe dovuto essere di ordinaria amministrazione, ha dato modo di far capire quali siano le logiche secondo le quali agisce la maggioranza di centro destra o quel che resta di essa.
La non obbligatorietà del sorteggio degli scrutatori ai seggi per prossime elezioni ha sollevato vibranti proteste nell'opposizione di centro sinistra, che preannuncia un manifesto pubblico per informare la città.
Il consigliere comunale dei Democratici di sinistra, Corrado Minervini (nella foto), intanto, dice la sua: “Non eravamo mai arrivati ad un livello tanto infimo nella storia democratica di Molfetta. Il Consiglio Comunale ha approvato quella che potrebbe diventare l'istituzionalizzazione delle clientele. L'emendamento proposto da Forza Italia al provvedimento di nomina della commissione elettorale abolisce l'obbligo del sorteggio per la designazione degli scrutatori per le prossime consultazioni elettorali. La commissione deciderà autonomamente i criteri per le nomine e, qualora non vi fosse un accordo unanime, si potrebbe procedere per designazione diretta dei candidati”.
In consigliere Minervini prosegue, chiarendo quali sono le implicazioni di un simile provvedimento: “Si rischia non solo di perpetrare una grave ingiustizia nei confronti delle migliaia di cittadini, soprattutto giovani, che hanno chiesto di partecipare al sorteggio e che non verranno mai chiamati a fare gli scrutatori, ma è soprattutto uno schiaffo alla dignità delle istituzioni. La pubblica amministrazione dovrebbe muoversi nell'ambito dell'imparzialità, della trasparenza e del rigore morale. Un provvedimento tanto scellerato getta un'ombra indegna sulla Molfetta civile e democratica. In questo momento buio i DS di Molfetta fanno appello a tutta la cittadinanza (non solo ai cittadini di centro-sinistra) per impedire che si consumi una tale inqualificabile ignominia”.
Lella Salvemini