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Il concorso per i vigili urbani a Molfetta non si può fare per mancanza di fondi: è stato solo un bluff elettorale dell'ex sindaco Azzollini
08 novembre 2013
MOLFETTA – Un lettore, candidato al concorso della Polizia municipale a Molfetta, scrive a “Quindici” per chiedere: che fine abbia fatto il concorso per le assunzioni di 10 vigili urbani?

Ecco la sua lettera:

«Salve, più di un mese fa ho inviato una mail all'URP del Comune di Molfetta chiedendo informazioni sull'espletamento o meno del concorso in oggetto.
A parte il fatto che l'URP non si è degnata di rispondermi, ma essendo passato più di un anno dal suo bando, ad oggi non si sa ancora nulla. Sembra che oleggi un clima di omertà su questo concorso.
L'avviso messo qualche mese fa nelle news del sito istituzionale dello stesso Comune, diceva che a causa di numerose candidature, non avevano ancora pianificato i tempi per le prove selettive. Questo avviso ora non lo trovo più.
Ho provato anche a telefonare ai numeri telefonici presenti nel bando. Risultato: Vedremo, non sappiamo ancora nulla, ecc.
Mi chiedo se sia necessario oltre un anno per protocollare tutte le domande e proseguire nella pianificazione delle prove. Se poi consideriamo anche il lato economico in quanto ogni candidato ha dovuto sborsare circa 10 euro per candidarsi, e ipotizzando 1000 candidati, il calcolo è presto fatto: (10x1000=10.000 euro) di incasso per il Comune. Alla faccia della trasparenza!!!

Chiedo al Sindaco: la trasparenza è necessaria oltre al beneficio che ne potrà trarre dai suoi concittadini, dando un servizio che merita le tasse che pagano anche in questo caso e fornendo una prospettiva lavorativa a migliaia di giovani in cerca di occupazione.

Non mi firmo visto che anche dall'altra parte non c'è risposta.

Un candidato al Concorso di Polizia Municipale presso il Comune di Molfetta».

Quindici che già in passato aveva denunciato ed espresso dubbi su questo fantomatico concorso per la Polizia Municipale, si è informato e ha scoperto che si tratta dell’ennesimo bluff dell’amministrazione di centrodestra guidata dall’ex sindaco sen. Antonio Azzollini. Infatti il concorso, evidentemente, serviva solo a scopo elettorale per guadagnare consenso, in quanto non c’è la copertura finanziaria e quindi non è possibile dar seguito al bando.

Del resto, una conferma si ricaverebbe dall’operazione D’Artagnan della Procura di Trani sulla presunta truffa da 150 milioni sui lavori del nuovo porto commerciale: secondo i magistrati, una parte dei fondi destinati al porto sarebbero stati dirottati per coprire buchi del bilancio comunale e non sforare il patto di stabilità.

Si rassegnino allora i candidati, per ora, pur essendoci grande necessità di nuovi agenti di polizia municipale, non è possibile dar corso al bando, altrimenti si sforerebbe il patto di stabilità.
Bisognerà trovare nuove risorse finanziarie per avviare il concorso.

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Felice de Sanctis
09 Novembre 2013 alle ore 17:05:00
Caro Michele, non siamo né vogliamo essere megafono o velina di nessuno. Non siamo come qualche altro giornale che appartiene ad un noto politico (è il giornale di famiglia) e finge di essere obiettivo, quando si capisce chiaramente da che parte sta. Gli articoli vanno letti e considerati per quello che sono. Noi ci siamo informati, abbiamo dato la notizia. Poi deve essere l'amministrazione a confermare o meno se il concorso è stato annullato o rinviato. Né si può dare colpa a questo sindaco dei pasticci che ha combinato il precedente, cioè Azzollini (e non finiamo mai di stupirci ogni giorno delle cose che apprendiamo). Il riferimento all'operazione D'Artagnan è una considerazione nostra, non dell'amministrazione comunale. Se è stato necessario distrarre fondi dal porto per coprire i buchi del bilancio comunale, secondo la Procura, dove vuoi che trovino i soldi gli attuali amministratori per assumere 10 vigili urbani? E se lo facessero, sforerebbero il patto di stabilità e lo stesso Azzollini con i suoi servi, come fa il loro padrone Berlusconi, griderebbero allo scandalo (lo hanno fatto per molto meno!), nascondendo alla città che il concorso l'hanno bandito loro, pur sapendo che non c'erano fondi. Questa è la verità, non la propaganda. Il bilancio, poi andava approvato, non portato alla Corte dei Conti, perché altrimenti arrivava il commissario, che è sempre una catastrofe per una città. Non dimentichiamo che il commissario precedente non ha avuto il coraggio o la voglia di approvare il bilancio, lasciando la patata bollente al nuovo sindaco. Anche questa è la verità. Ti inviterei, perciò, a leggere bene le notizie e a fare il tuo mestiere. Noi facciamo bene il nostro che è quello di essere giornalisti liberi anche di pensare e di esprimere opinioni, anche se a te non piacciono. Se poi queste coincidono con quelle dell'amministrazione comunale, è un altro discorso. La verità non ha colore e noi cerchiamo di servire solo quella e siamo liberi di scegliere le nostre opinioni, anche se a te non piacciono. Questa è la libertà, alla quale ci hanno disabituato il Pdl e Berlusconi.





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