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Il compartimento marittimo di Molfetta ha festeggiato la sua protettrice, Santa Barbara In occasione della festa della Patrona della Marina si è tenuta una messa celebrata stamattina dal Vescovo della cittadina, Luigi Martella, in un Duomo affollato di divise blu
03 dicembre 2010

MOLFETTA – Questa mattina si è tenuta la festa della patrona della Marina, Santa Barbara, con una messa celebrata dal Vescovo di Molfetta, Luigi Martella, nel Duomo della città. I 60 uomini e donne della Guardia Costiera, i molti militari in congedo e aiutorità della Marina  hanno celebrato la loro protettrice, Santa Barbara, in un Duomo colorato del blu delle divise dei marinai schierati con il loro comandante, Capitano di Fregata (CP) Enrico Ciccotti.
«E’ una occasione – ha commentato il Capitano Ciccotti – anche per fare un bilancio dell’anno che si sta per concludere. Direi che abbiamo raggiunto ottimi risultati per le risorse e per il personale a nostra disposizione. Voglio ricordare l’operazione di questa estate “Mare Sicuro” dove gli sforzi si sono raddoppiati».
Ciccotti esprime la sua soddisfazione per le moltissime operazioni giudiziarie ‘andate in porto’nel settore della pesca ma anche su molti altri fronti.
«Tutto ciò che è attinente al mare –  ha precisato – deve essere tutelato da noi con il massimo impegno e rispetto per i vari operatori del settore che lavorano onestamente.
Far rispettare tutte le norme, soprattutto d’estate, non è un compito semplice.
Per  questo colgo l’occasione per ringraziare sinceramente il Comandante in 2°, il Capitano Di Corvetta (CP),  Pierpaolo Pallotti e tutto il gruppo dei miei uomini, e delle donne, per la volontà, la passione e la professionalità che mettono ogni giorno nel loro lavoro e che ci permettono di raggiungere obbiettivi sempre più ardui».
Il comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta, ha apprezzato le parole del Vescovo Luigi Martella; parole che hanno sottolineato lo spirito di sacrificio di questi uomini che hanno sposato il mare e la sua gente per proteggerli prendendo ad esempio il sacrificio della Santa. La prottettrice della Marina infatti nel III secolo d.C. per il fatto di aver scelto la religione cristiana come fede fu denunciata dal padre al magistrato romano che la condannò alla decapitazione dopo atroci torture e prescrivendo che la sentenza venisse eseguita proprio dal padre.
Il comandante ha poi sottolineato la disponibilità e apertura della Guardia Costiera a nuove iniziative, richieste o bisogni nelle possibilità dei mezzi e degli uomini a disposizione che tra un po’ avranno una nuova caserma dal Genio Civile di Bari più consona alle esigenze lavorative della Guardia Costiera.

Autore: Q
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