MOLFETTA - Il comitato Seagull comunica: "Facciamo seguito alla nostra missiva del 15.03.2012 ove si evidenziavano inquietanti episodi di sinistri navali; ci riferivamo, in particolare, ai casi più noti:
1) cargo Venezia, con sversamento in mare di 200 fusti tossici;
2) naufragio del costa concordia;
3) avaria del costa allegra;
4) vicenda della enrica lexie;
5) fermo della nave bottiglieri challenger in Alabama-USA;
6) naufragio della gelso m..-
Evidenziavamo anche la caratteristica comune: riguardavano navi iscritte nel registro-bis, i cui equipaggi non comunitari sono a dir poco impreparati o negligenti, e magari allievi della nota accademia filippina, controlli evanescenti e purtroppo questi episodi ricadono sulla marineria italiana e ne ledono gravemente la fama e la dignita’.-
Avevamo anche segnalato le gravi condizioni di lavoro, il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza, nonche’ deficienze igienico-sanitarie a bordo delle dette navi, inerenti queste ultime perfino alla conservazione dei prodotti alimentari.-
Avevamo invitato invitato gli organi in indirizzo a predisporre, anche attraverso le autorita’ consolari e gli uffici del rina, con urgenza, un piano di controllo per tutte le navi iscritte nel registro-bis, soprattutto nei porti esteri; E tanto a norma dell’ art. 21 del dec. leg. 271/1999 .
Ad oggi che anche la comunita europea, a seguito del rapporto dell’ Esma, ha espresso dubbi seri e fondati sulla preparazione dei marittimi filippini, e’ giunto il momento che l’autorita’ marittima italiana adotti ogni oppurtuno provvedimento per la sicurezza della navigazione".