Il candidato sindaco Mino Salvemini all'Udc: saremo come tanti Davide contro Golia!
"Per sconfiggere l'arroganza e la prepotenza del sindaco-senatore Azzolli"
MOLFETTA - Molfetta, politica, prospettive e sviluppo. Queste le parole dominanti dell'appuntamento elettorale che ha visto come ospiti dell'Udc molfettese gli onorevoli Lorenzo Cesa (segretario nazionale del partito), Angelo Sanza e Salvatore Greco (nella foto: Pasquale Minuto, l'on. Cesa e Carmela Minuto).
Ad aprire l'incontro il segretario politico dell'Udc Pasquale Minuto che ha esordito platealmente con una battuta di spirito rivolta all'avv. Mino Salvemini e alla ormai nota unione politica. “Ho indossato questa cravatta bianca perché l'Udc si sposa con Mino Salvemini”. Frase che ha strappato i sorrisi e gli applausi dei numerosissimi presenti pronti a testimoniare il loro assenso e sostegno all'Udc e alla nuova coalizione.
Il segretario Pasquale Minuto ha comunicato i nomi dei candidati dell'Udc all'elettorato della città, parlando di professionalità degli stessi, al fine di sottolineare uno degli obiettivi primari che si pone il partito: apportare un valido contributo di ristabilimento al governo locale e dimostrare di essere dotati di un'equipe di persone competenti, responsabili e sicure nel successo di una politica che va oltre le promesse. Senza escludere l'importanza sinergica d'un rapporto reale tra politici e cittadini, amministrazione e cittadinanza, che devono avere quella compatibilità di concertazione utile alla costruzione e alla condivisione del bene comune. Solo così si potrà rendere migliore Molfetta e evitare di vederla oltraggiata da manie esecutive fortemente autocratiche, che lasciano poco spazio agli altri, al dialogo e al confronto.
È questo il messaggio che campeggia ogni volta che un partito della grande coalizione si presenta a favore del candidato sindaco Salvemini, quasi fosse uno slogan o un grido di battaglia onnipresente che giunge da uno spirito di piena apertura democratica, e che risulta essere una ormai chiara stoccata o un inequivocabile attacco al sindaco uscente Antonio Azzollini.
È seguito l'intervendo dell'onorevole Angelo Sanza, che ha ricordato come il nome “Salvemini” abbia già cavalcato la storia molfettese lasciando antiche tracce di gloria, in riferimento al celebre storico e politico Gaetano Salvemini. E ha augurato che, quello stesso nome, possa tornare a risuonare in questo tempo attuale, rendendo celebrità a un altro uomo che ha mostrato stoffa politica, coerenza e responsabilità.
Si è continuato coi discorsi. Ed è stata la volta dell'onorevole Greco che ha espresso il proprio dissenso rispetto alle dimissioni da sindaco del senatore Azzollini per candidarsi al Senato, sottolineando l'assurdità di un'azione che non ritrova logiche plausibili nel rispetto per una città che si è scelto di seguire e di governare in maniera continuativa. E tutto solo per poi ricomparire - come in un numero circense - dal cilindro elettorale con le stesse vesti appena abbandonate. Sarcasmo o smania di potere a discapito degli altri, degli stessi concittadini che allora l'hanno acclamato? Cos'è? Questo è il dilemma politico che la grande coalizione centrista si trova ad affrontare. Ma che la risposta sia o l'altra, entrambe corrispondono comunque a un atteggiamento inammissibile, assurdo e provocatorio. Ecco le accuse mosse dalla coalizione al senatore Azzollini.
Il segretario nazionale on. Cesa non ha potuto esimersi naturalmente da punti programmatici e tematiche legate all'Udc inserito nel più ampio contesto della politica nazionale; si è poi congratulato con il candidato sindaco e, come da nuovo profeta in terra, si è detto convinto che l'avv. Mino Salvemini sia designato a rappresentare la città. Non sono mancate le critiche da parte sua alla campagna elettorale fatta da Berlusconi verso gli italiani facendo promesse per più di 80 miliardi di euro quando l'Italia ne ha disponibili all'anno al massimo 15 e al sen. Antonio Azzollini reo, a suo parere, di essersene infischiato dei molfettesi con le sue “indecenti” azioni politiche.
L'altro profilo del Giano bifronte, quello che guarda al futuro senza distogliere lo sguardo da un passato non così lontano, da cui l'avv. Mino Salvemini vuole difendersi e a cui dovrà reagire. Dulcis in fundo, il candidato sindaco Salvemini ha ribadito di essere pronto a lavorare per la crescita sociale e culturale di Molfetta - e non solo economica - attuando un programma di “intesa democratica”, in cui convergano le diverse proposte dei partiti coesi con i loro colori e sfumature di pensiero calamitate da un grande centro “voluto e finalmente realizzato, insieme a tutto un patrimonio di idee sane e di valori che sono da sempre difesi dallo Scudo Crociato e che hanno profonde radici cristiane”.
Anch'egli non ha risparmiato critiche all'autarchico Azzollini anche sul fatto che il sindaco uscente si vanti in questa campagna elettorale di aver risanato il bilancio molfettese, cosa infondata secondo Salvemini in quanto il debito di 5 milioni è stato tamponato con mutui richiesti dal Comune. Tra l'altro si è riusciti a rientrare nei requisiti del patto di stabilità aumentando l'Irpef e la tassa sui rifiuti solidi urbani del 10%. Ha poi ribadito che la coalizione lavorerà per servire i cittadini e liberarli dal bisogno. Sul finire, il candidato sindaco della grande coalizione ha voluto rendere l'idea della battaglia elettorale che sta vivendo insieme ai suoi alleati definendosi tanti Davide pronti a spazzare il potere politico ed economico del Senatore Azzollini definito Golia.
“La volontà, i voti, le menti e i cuori dei sostenitori della grande coalizione - ha così concluso la conferenza stampa Mino Salvemini - contro la ricchezza del Popolo delle liberta!”.
L'applauso scrosciante finale agli ospiti e al segretario politico Pasquale Minuto, a cui in serata sono stati formulati i voti di un impegno proficuo con notevoli e utili risultati, è forse la promessa di una vittoria già preannunciata?
Autore: Francesco Tempesta