Il “Molfetta calcio” sta lentamente crescendo
CALCIO
La sosta natalizia è stata salutare per il “Molfetta calcio” che si è presentata alla ripresa del campionato di Promozione più tonico e motivato, segno del buon lavoro svolto dal preparatore atletico Nino Trentadue nelle ultime settimane. Con la vittoria per 2-0 contro l’Acquaviva, i molfettesi hanno chiuso il girone di andata a 21 punti, collocandosi esattamente a metà classifica. Nell’analizzare la prima parte del torneo, la squadra gialloblu, nonostante alcune difficoltà, ha avuto un’evoluzione crescente.
Partita con molte incognite per la giovane età della rosa dei giocatori, gara dopo gara la squadra di mister Di Giovanni è cresciuta, assumendo una precisa fisionomia: difesa solida, centrocampo pratico e pronto a far partire il contropiede. Nelle prime 8 gare l’attacco, nonostante la piacevole sorpresa del giovane Cesario, non è stato all’altezza della situazione (appena 5 reti). La società è corsa ai ripari mettendo a disposizione del tecnico prima l’esterno Modesto, che però ha deluso, e poi Brattoli, un centravanti di peso che si è inserito bene nella struttura tattica della squadra, impostata dal tecnico sul 4-4-2.
Il gioco si evolve secondo una verticale i cui punti di riferimento sono il portiere Spadavecchia, i difensori centrali Santoro e De Candia, i centrali Belviso e Buccheri, e la punta Brattoli. Attorno a questa “spina dorsale” solida ruotano i vari Cesario, Mastrandrea, Faccini, Tuberoso, Sallustio, Scardigno. Per quanto riguardano i singoli è da sottolineare l’ottimo rendimento di De Candia per il modo in cui gestisce la difesa e per la sicurezza che dà ai compagni, la rinnovata lena di Buccheri capace anche di mettere a segno 4 rigori su 4 e tutti determinanti.
E per finire due parole su Cesario, la piacevole sorpresa del torneo. Piedi buoni, ottima tecnica, numeri da fantasista, sono le qualità di questo ragazzo che potrebbe benissimo ben figurare nelle categorie superiori. Ma Cesario deve crescere ancora, perché se vuole fare strada deve imparare a gestire e domare anche le provocazioni. Contro l’Acquaviva si è fatto espellere per un fallo a gioco fermo, beccandosi poi 3 giornate di squalifica.
Concludiamo parlando dell’ultima gara (1^ di ritorno): il derby contro la capolista Trani. E’ stato un tuffo nel passato: gara intensa, rivalità in campo e sugli spalti gremiti da almeno 600 spettatori. La gara è stata bella e coinvolgente e alla fine il risultato (2-2) ha rispecchiato l’andamento della partita.
Dopo l’incontro il tecnico Di Giovanni si è lasciato andare ad alcune riflessioni: ”Il mio sogno è di vincere un campionato con la squadra della mia città. Quest’anno stiamo lavorando su un gruppo di giovani su cui si può costruire qualcosa di importante. A Trani un gruppo di imprenditori hanno fatto rinascere il calcio. Altrettanto può succedere a Molfetta se alcuni operatori economici si avvicinano alla società”. Un appello che volentieri rilanciamo, perché proprio il derby ha dimostrato che i molfettesi hanno fame di calcio e che Molfetta, per stile e tradizione, merita qualcosa di più.
In 1^ categoria il Levante continua ad esprimersi a corrente alternata. Fuori casa i ragazzi di Giancaspro non raccolgono punti nonostante le buone prestazioni. Per fortuna in casa.
Francesco del Rosso