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I vigili contro il “manifesto elettorale selvaggio” Abbiamo sentito il responsabile dei vigili urbani di Molfetta
15 maggio 2006

MOLFETTA – Che la campagna elettorale sia entrata nel clou è facile accorgersi anche dalle plance elettorali, che giorno dopo giorno traboccano sempre di più di manifesti con simboli di partito e facce.
I diversi candidati sgomitano per acquisire visibilità, soprattutto i 700 in corsa per il Consiglio comunale, cercando di apparire al meglio di sé, magari ricorrendo ad una foto di dieci anni fa, tanto da rendere difficile riconoscerli, che poi sarebbe il motivo per cui i manifesti stessi si fanno, oppure facendosi fotografare con alle spalle uno schieramento di libri che chissà se avranno mai letto o con una barba incolta che li renda più machi.
All'esperto di comunicazione il giudizio su quanto serva questa marmellata di immagini, all'esteta quello sul buon gusto, alle autorità la vigilanza del rispetto delle regole.
I vigili urbani quest'anno si son messi d'impegno a controllare che ogni candidato e lista che li appoggia utilizzi le apposite plance predisposte e di queste solo gli spazi che gli sono stati assegnati.
“Ogni mattina e pomeriggio - ha dichiarato a Quindici on line - il dott. Mauro Gadaleta, responsabile dei vigili urbani di Molfetta – un vigile, assieme ad un deaffissatore della Gestor, fa il giro di tutte le plance e provvede a coprire i manifesti messi fuori spazio”.
E di coperture di manifesti abusivi ve ne sono state finora parecchie, per tutti gli schieramenti.
Il controllo non finisce qui, perché un altro vigile giornalmente ripete il giro, in borghese, fotografando eventuali abusi, manifesti che una lista o un candidato abbia fatto affiggere in uno spazio assegnato ad altre formazioni politiche o che siano stati appiccicati su muri, cancelli, ponti, non sono certo destinati alla propaganda.
Per gli eventuali colpevoli è prevista una multa, che dovrebbe aggirarsi attorno ai duecento euro. Un altro fenomeno che è riapparso puntuale anche per questa campagna elettorale è quello della fioritura di comitati e sottocomitati elettorali, vera manna per le agenzie immobiliari o i padroni di locali sfitti, utile a recuperare un paio di mesi di pigione.
L'ufficio elettorale ha stabilito che i comitati possano affiggere manifesti e disporre materiale vario entro i 2 metri dal comitato stesso, salvaguardando il passaggio dei pedoni, mentre per i sottocomitati è prevista solo la possibilità di affiggere manifesti sugli stipiti. Regole che, a quanto si ha detto il responsabile dei vigili urbani, fino ad ora sono state sostanzialmente rispettate.
Autore: Lella Salvemini
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