I suoni della cultura il programma della Fondazione Valente
Presentato dal direttore artistico Sara Allegretta e dal presidente Marcello Carabellese
Un anno in compagnia dell’arte, della musica, della letteratura quello che propone la Fondazione “Vincenzo Maria Valente”. Il cartellone 2023, intitolato “I suoni della cultura” e suddiviso in sei sezioni, sta già riscuotendo grande successo, come hanno dimostrato i primi tre spettacoli (per la sezione “Teatro e Musica”) dedicati alle più belle colonne sonore con “Pianofone Trio”, seguito dal recital lirico “Le voci dell’amore – omaggio a Maria Callas” e l’intenso melologo Enoch Arden di Richard G. Strauss. La nutrita rassegna punta certamente a coinvolgere una platea sempre più ampia, proponendo spettacoli e brani che attraversano ogni genere musicale, come ha rimarcato il presidente della Fondazione Marcello Carabellese durante la conferenza stampa di presentazione, moderata dal giornalista Livio Costarella, nel corso della quale ha ricordato Vincenzo Maria Valente e sottolineato quali valori il fondatore abbia indicato come guida dell’azione del sodalizio: portare sul territorio la cultura e valorizzare gli artisti del territorio. Al centro della rassegna, però, non c’è solo la musica ma anche l’uomo e la città, come sottolinea Sara Allegretta, direttore artistico della Fondazione. Non a caso si registra la presenza di Paolo Crepet che venerdì 5 maggio, con “Comizi d’amore. Dialogo sentimentale”, connubio di musica e conversazione, rifletterà e farà riflettere sull’uomo con le sue debolezze, e di Sergio Rubini che, domenica 4 giugno, proporrà “Le città invisibili” di Italo Calvino. Per Sara Allegretta il cartellone del sodalizio deve essere caratterizzato da originalità, creatività, attrattività coniugate a valorizzazione dei talenti, offrendo opportunità ai giovani, a chi sta studiando e a chi ha concluso i suoi studi artistici, come è accaduto per i giovani protagonisti de “Le voci dell’amore”. Alla conferenza stampa sono intervenuti il sindaco Tommaso Minervini e l’assessore alla Cultura Giacomo Rossiello. Il primo cittadino ha ricordato come Valente, nel 2003, gli affidò il ruolo di garante delle finalità del sodalizio, con il quale auspicava la prosecuzione della grande tradizione musicale della città ed educare i più giovani. Per questo Tommaso Minervini ha affermato: «nel 2024 bisogna implementare le attività con qualcosa di più vicino ai ragazzi, per completare il segmento relativo all’educazione musicale e alla partecipazione dei giovani». Il cartellone “I suoni della cultura” 2023 ripartirà con il festival Inflammatus, che non è solo esecuzione di musiche del ‘600-‘700 sacro ma attraverso quel repertorio, si ricollega alle tradizioni pasquali che animano Molfetta, consentendo, in altre parole, un ritorno al nostro sentire antico del periodo quaresimale. Il primo appuntamento si terrà sabato 25 marzo con “Pensieri di pace in parole e musica”, un ricordo del compianto don Tonino Bello, nel trentennale della sua scomparsa. Nella chiesa San Domenico, nel trentennale della scomparsa di don Tonino Bello, si terrà, dunque, un ricordo del compianto vescovo grazie alla testimonianza laica, una poetica testimonianza di amicizia dell’On. Nicki Vendola. Al suo intervento seguirà il “Requiem di Mozart per coro, soli e pianoforte, eseguito dalla Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi e dall’Associazione “Florilegium vocis”, dirette dal Maestro Sabino Manzo. Una versione insolita che consentirà di apprezzare la parte corale del requiem. Si proseguirà sabato 1 aprile con un viaggio nella bellezza attraverso la pittura e musica, grazie a “Caravaggio, genio tra luci e ombre”, con musiche di Vivaldi, Corelli, Häendel e Bach Domenica 9 aprile, nella Chiesa Cattedrale, si terrà il concerto di Pasqua “Splendori Barocchi”, con l’esecuzione de “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Tre sono le manifestazioni inserite nella rassegna “Eventi speciali” programmata tra maggio e giugno: oltre ai già citati Crepet e Rubini, giovedì 20 maggio Lisa Manosperti, talentuosa vocalist, reduce dalla finale di The Voice Senior, proporrà lo spettacolo “Chiamatemi Mimì”; accompagnata da musicisti jazz del calibro di Aldo Di Caterino (flauto) o Giuseppe Berlen (batteria). Spettacoli all’aperto, presso il Teatro del Mare (più noto come Teatro di Ponente), sono in programma per la rassegna “Concerti d’Estate”, in cui protagonista sarà la musica. Si comincerà sabato 8 luglio con “Bungaro live duo concert” e si proseguirà sabato 22 luglio Elio in “Ci vuole orecchio… Omaggio a Enzo Iannacci”. Giovedì 10 agosto si esibirà Sergio Caputo con la Big Band per celebrare il quarantennale del successo “Un sabato italiano”. Dopo il grande successo riscosso con il concerto di Natale 2022, domenica 20 agosto torneranno a far scatenare gli spettatori gli artisti del gruppo folk Terraross. I concerti d’estate si concluderanno sabato 26 agosto con lo spettacolo di Gegè Telesforo, che celebrerà il music club romano Bigmama con uno speciale tributo al blues. Dopo la consueta pausa settembrina, si ripartirà nei mesi di ottobre e novembre con la rassegna “Concerti d’autunno”. A grande richiesta sarà proposto a Molfetta lo spettacolo “Le Muse – omaggio a Gabriele D’Annunzio” nel 160° anniversario della sua nascita. Seguiranno un omaggio a Lucio Dalla e Alda Merini con lo spettacolo “E sognò la libertà” e la Messa da Requiem per soli, coro e orchestra di Giuseppe Peruzzi proposta dalla Corale Corradiana. Scritta nel 1869 ed eseguita per la prima volta nella Cattedrale per i funerali di cinque giovani studenti universitari molfettesi deceduti durante l’eruzione del Vesuvio di quell’anno, la Messa da Requiem di Peruzzi fu eseguita pochissime altre volte. Il figlio Francesco nel 1907 da essa ridusse la famosa marcia funebre Patetica (o Peruzzi n. 3). Il programma, di altissimo livello, si concluderà in dicembre con il consueto Concerto di Natale. © Riproduzione riservata