I sindaci di Molfetta, Bitonto e Giovinazzo ai forconi: torni buonsenso e rispetto per i lavoratori. Linea Diritta: No alla violenza collettiva
MOLFETTA - “Torniamo al buonsenso. Non si possono mettere sotto assedio le città”. È questo l'appello congiunto lanciato al movimento dei “Forconi” da tre sindaci del nord-barese (foto): Michele Abbaticchio (Bitonto), Tommaso De Palma (Giovinazzo) e Paola Natalicchio (Molfetta).
Dopo 48 ore di manifestazioni che hanno costretto i negozi delle tre città in molti casi ad abbassare le saracinesche, a seguito di incursioni ed energici inviti dei rappresentanti del movimento, intervengono tre sindaci pugliesi.
“Possiamo arrivare a comprendere le ragioni del disagio sociale ma lasciate ai commercianti e agli imprenditori delle nostre città la libertà di riaprire i negozi, lasciate alle famiglie la libertà di passeggiare con i loro bambini nelle settimane del Natale e di accompagnare i propri figli a scuola senza l'angoscia che possano unirsi a una protesta che sta toccando alcuni picchi intollerabili”.
Ci possono essere più modi di manifestare, a Giovinazzo il corteo questa mattina si è svolto pacificamente e senza raggiungere livelli di guardia. Le amministrazioni sono attente e in ascolto per questo i tre sindaci lanciano un appello a garanzia di un ritorno alla normalità. “Da 48 ore imprese, negozi, aziende e scuole vivono un turbamento legato all'energico invito di rimanere chiusi, a saracinesche abbassate, proprio in un periodo importante come quello natalizio. Solo grazie al controllo pacifico e nonviolento delle nostre forze dell'ordine e dei comandi di polizia municipale la protesta di queste ore non sta trascendendo, ma bisogna adesso consentire che la situazione torni alla normalità. Ogni cambiamento può avvenire solo con le istituzioni e non contro le istituzioni, con la nonviolenza e non con gli atti intimidatori e vandalici a cui pure abbiamo assistito, con il rispetto dei lavoratori e non costringendo lavoratori, imprenditori e commercianti a fare le barricate e a non poter lavorare”.
Sì alla difesa dei singoli diritti, no alla violenza collettiva
Anche il Movimento Linea Diritta che ha avuto come candidato sindaco Bepi Maralfa invitta alla calma. “Legittima la libertà di manifestare il proprio pensiero. Sacrosanta la difesa dei propri diritti, della propria dignità, del proprio lavoro, della propria famiglia.
Non condivisibili le modalità esplicate nella contestazione della cosa, specie se a farne le conseguenze sono numerosi lavoratori ed impiegati a cui sono state sottratte, a causa dei persistenti disagi, ore di lavoro e straordinari retribuiti a pochi giorni dal Natale.
In una cornice, si aggiunga, di paura e violenza incontrollata.
Per queste ragioni i componenti del Movimento Indipendente Linea Diritta stigmatizzano e si dissociano da tutto questo antisistema creato da singoli individui, contrario all’ordine pubblico e lontano dalle regole della pacifica convivenza.
Un antisistema che ieri, martedì 10 dicembre, ha obbligato alla chiusura le strutture portanti della nostra città quali il centro commerciale Mongolfiera, l’Outlet Fashion District, Network Contacts e ad Exprivia Spa, le principali risorse di lavoro per migliaia di molfettesi. Stesso epilogo per bar, farmacie e negozi del centro urbano”.
L’invito a mantenere la calma arriva dal vice sindaco, Bepi Maralfa il quale garantisce alla comunità locale piena tutela da parte delle Istituzioni. Rassicurazioni provenienti anche dal sindaco Paola Natalicchio, la quale fa sapere che comprende e rispetta il disagio manifestato dai Forconi ma si dissocia convintamente da qualsiasi atto di violenza ed intimidazione.
Non è chiaro come si muoveranno nelle prossime ore i rappresentanti dei forconi e soprattutto quali mezzi persuasivi decideranno di impiegare.
L’augurio di Linea Diritta è che si riesca a risolvere i disagi sociali nell’alveo delle istituzioni democratiche e del dibattito vivo, evitando qualsiasi strumentalizzazione politica.