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I Presidenti delle Feste Patronali nella prima metà del XX secolo
15 settembre 2016

Anticamente l’Università di Molfetta si faceva carico delle spese relative alla Festa del Santo Patrono S. Corrado e alla Festa della Madonna dei Martiri che ricorreva l’8 settembre in concomitanza della Fiera. Durante la Festa della Madonna dei Martiri, le uniche spese sostenute, oltre alle salve, riguardavano le guardie che la notte della vigilia sorvegliavano i fedeli accorsi al santuario allo scopo di evitare che qualche barca barbaresca, approfittando dell’oscurità, facesse qualche incursione. Le spese erano sotto il controllo diretto dei Sindaci. Dai documenti contabili consultati risulta che la spesa non era notevole e il bilancio cittadino poteva sostenerla. Dai primi decenni del XIX sec., la spesa per la festa del S. Patrono divenne un poco esorbitante, per cui i sindaci iniziarono a nominare dei responsabili coadiuvati da diversi cittadini all’organizzazione delle due Feste. Per il finanziamento si iniziò a fare la questua tra i commercianti, gli artigiani e la cittadinanza. Con nota del 27 maggio 1839 il Sindaco di Molfetta approvò la scelta fatta dal Consiglio dei Decurioni nelle persone di Pasquale Introna, Giovanni Antico e Mauro Carabellese deputati a organizzare la Festa di S. Corrado. Alla terna prima indicata, dal 1902 registriamo la nomina di un solo responsabile a presidente del Comitato delle Feste Patronali così troviamo: 1902 Francesco Carabellese, 1903 dott. Mauro de Nichilo, 1905 ing. Domenico Valente, 1906 Vito Antonio Picca, 1907 Leopoldo Peruzzi, 1911-12 Cosmo Sallustio, 1913-1914 sacerdote don Giulio Binetti, 1919 prof. Nicola del Prete poi dimissionario, 1919-1920 Vito Antonio Picca, 1921-22, Cosmo Sallustio, 1923-24 Emilio Poli, 1925 Sergio Magarelli, 1926-27 Giuseppe Boffoli, 1930 Giuseppe Peruzzi, 1931 Luigi Ciannamea, 1932-1933,1934,1935 Giuseppe Peruzzi, 1936-1937 Francesco Uva, 1938 Giuseppe Peruzzi, 1940 Gaetano Camporeale, 1945 don Giulio Binetti. Nel 1902 alla Festa di S. Corrado e alla Festa della Madonna dei Martiri contribuirono con delle libere offerte le varie maestranze: acquaioli, alberanti, ambulanti, barbieri, barchettai, beccai, bianchini, borghesia, bottari, bovalani, caffettieri, calefati, calzolai, cantinieri, caprai, carpentieri, carrozzieri, cencialioli, cretai, erbaioli, fabbri- ferrai, falegname, farinai, fruttivendoli, funai, insegnanti e impiegati, mediatori, muratori, ortolani, pagliaroli, paranze, piccoli ceti, proprietari, pittori, pizzicagnoli, sarti, sciale, sciaraballisti, pescivendoli, stabilimenti balneari, stabilimenti a vapore, trainanti, trappeti, i vaccari e libere oblazioni in piazza. Ad allietare la Festa di S. Corrado suonarono le bande di Molfetta, Castellana e Conversano; alla Festa della Madonna dei Martiri suonarono le bande di Molfetta, Bitonto e Andria; l’illuminazione fu fatta con lampioncini a fiammella; i fuochi pirotecnici a cura della ditta Vernola; furono anche lanciati diversi palloni aerostatici. Non mancarono le opere di beneficenza tra cui l’offerta del gelato alle orfanelle e un sussidio ai carcerati. Nel 1919, per la crisi economica del dopoguerra e risparmiare, le due Feste Patronali dal presidente Vito Antonio Picca furono svolte una dopo l’altra: quella di S. Corrado il 6 e 7 settembre e quella della Madonna dei Martiri 8 e 9 settembre. Di questa edizione abbiamo a disposizione l’intero programma. Rileviamo che oltre alla banda cittadina fu invitata la banda di San Severo e di Terlizzi e che i fuochi pirotecnici furono a spese di alcune categorie di artigiani. Nel 1927 a coadiuvare il Presidente, prof. Luigi Ciannamea, fecero parte della commissione vari rappresentanti di categoria: Pietro de Gennaro proprietario e cassiere, Vito Spagnoletti marinaio, Gaetano Tattoli cantiniere, Berardino Claudio fabbro, Raffaele Porta per alcuni negozianti, Mauro Gadaleta funaio, Giuseppe Spagnoletti falegname, Francesco Pappagallo pescivendolo, Giovanni Capurso fornaio, Raffaele Porta per altri negozianti, Corrado Petruzzella lattaio, Marino de Ceglia sarto, Tommaso Merbola cavamonte, Giovanni Tridente imbianchino, Corrado de Pinto ortolano, Giuseppe Murolo contadino (Archivio Comunale Molfetta, Cat. 11, vol. 28). L’intento di coinvolgere tutte le categorie nel Comitato Feste Patronali era quello di assicurare delle laute offerte. Era ed è sempre problematico far quadrare i conti per queste Feste le entrate spesso non coprono le uscite. Capitava che diversi anni non si riusciva a far quadrare i conti e il Presidente pro tempore insisteva presso il Sindaco di Molfetta affinché il Comune contribuisse a coprire il disavanzo. Il detto molfettese che le spese di S. Corrado le copre la Madonna, nasce dalla difficoltà a reperire le offerte nell’arco di appena tre mesi quando una volta la Festa di S. Corrado si svolgeva a luglio e quella della Madonna dei Martiri a settembre.

Autore: Corrado Pappagallo
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