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I consiglieri di opposizione denunciano la condotta poco imparziale del Presidente del consiglio comunale In una lettera indirizzata allo stesso Nicola Camporeale, al Sindaco e al Prefetto i rappresentanti del Pd, Udc, Socialisti e Sinistra Arcobaleno hanno spiegato i motivi delle loro recriminazioni
14 luglio 2008

MOLFETTA - I primi due consigli comunali dell'Azzollini bis sono stati ricchi di spunti polemici tra maggioranza e opposizione, o meglio tra Sindaco e consiglieri di Pd, Udc, Socialisti e Sinistra Arcobaleno. Tanto che, come vi abbiamo raccontato, nell'ultima riunione gli stessi consiglieri del Partito democratico hanno abbandonato l'aula. Gli strascichi di queste riunioni hanno ora come bersaglio il Presidente del consiglio comunale, Ninnì Camporeale che, lamenta l'opposizione, nei loro riguardi ha “esercitato scrupolosamente le sue prerogative intervenendo allorquanto alcuni consiglieri a Suo modo di vedere avrebbero ecceduto nelle espressioni” mentre non avrebbe fatto altrettanto consentendo “al Sindaco di indirizzare liberamente espressioni offensive ed ingiuriose nei confronti dei consiglieri di opposizione, di usare espressioni dialettali e toni assolutamente inadeguati alla massima assise cittadina, di fare apprezzamenti sconvenienti sui propri avversari politici, di urlare ed adottare atteggiamenti addirittura intimidatori”. Di seguito riportiamo la lettera integrale scritta dai consiglieri comunali e indirizzata per conoscenza anche allo stesso sindaco e al Prefetto di Bari allo scopo di denunciare questo e altri comportamenti, riguardo la documentazione e la formazione di ordini del giorno, per evitare che si ripetano in futuro. La prossima riunione del Consiglio, che sarà convocata probabilmente il 31 luglio si preannuncia già bollente. I sottoscritti sigg.ri Salvemini Giacomo, Abbattista Giovanni, De Candia Giuseppe, Patimo Saverio, Di Molfetta Michele, Amato Giuseppe, Minuto Anna Carmela, Piergiovanni Nicola, Siragusa Leonardo, De Robertis Mauro, Zaza Antonello, nella qualità di consiglieri comunali, Le significano quanto segue. Lo svolgimento dei due Consigli comunali tenutisi in data 20 e 27 giugno u.s. e segnatamente la tumultuosa conclusione della seconda adunanza inducono i sottoscritti a sottoporle le seguenti considerazioni e richieste. In entrambi i consigli gli scriventi hanno dovuto registrare una condotta poco imparziale da parte Sua nella direzione delle attività consiliari. Infatti, mentre Ella ha esercitato scrupolosamente le Sue prerogative intervenendo allorquanto alcuni consiglieri a Suo modo di vedere avrebbero ecceduto nelle espressioni e nei termini adoperati negli interventi, tanto purtroppo i sottoscritti non hanno registrato allorquando si è trattato di regolare gli interventi del Sindaco. Invero, in entrambi i Consigli comunali sopra citati Lei ha consentito al Sindaco di indirizzare liberamente espressioni offensive ed ingiuriose nei confronti dei consiglieri di opposizione, di usare espressioni dialettali e toni assolutamente inadeguati alla massima assise cittadina, di fare apprezzamenti sconvenienti sui propri avversari politici, di urlare ed adottare atteggiamenti addirittura intimidatori. Tutto questo è accaduto nel Suo assoluto silenzio, al punto che alcuni degli scriventi, attaccati ed offesi dal Sindaco con espressioni verbali irriguardose e lesive della loro onorabilità, non essendo garantiti dalla Sua condotta omissiva, hanno dovuto abbandonare l'aula per l'impossibilità oggettiva di esercitare serenamente il loro ufficio. I sottoscritti si vedono costretti quindi a rivolgerLe un accorato appello affinchè per il futuro voglia assicurare il regolare e libero svolgimento dei lavori consiliari e affinchè disimpegni con assoluta imparzialità ed autonomia le attribuzioni che Le vengono assegnate dall'art. 2 del Regolamento del Consiglio. Considerata poi la irrituale convocazione d'urgenza del 24.6 u.s. con la quale Lei si è avvalsa della facoltà eccezionale di derogare alle regole ordinarie di convocazione, i sottoscritti devono rappresentarLe che non risulta disciplinata da alcuna norma regolamentare la convocazione d'urgenza, ovvero l'integrazione dell'Ordine del giorno su richiesta del Sindaco. In proposito il Sindaco è titolare delle stesse prerogative degli altri consiglieri, i quali laddove facciano richiesta di convocazione d'urgenza del consiglio con abbreviazione dei termini, sono tenuti a giustificare espressamente i motivi di urgenza sottesi alla richiesta (Cfr. art. 8 del Regolamento consiliare). Nella convocazione dei Consigli comunali Lei, è quindi, tenuto a valutare in autonomia la richiesta di convocazione ed a motivare le ragioni d'urgenza laddove dovesse ravvisarLe. I sottoscritti, devono inoltre, lamentare la incompletezza della documentazione messa a disposizione dei consiglieri per la necessaria informazione sui punti all'ordine del giorno, discussi nell'ultima adunanza consiliare, sicchè La invitano a voler impartire ogni necessaria disposizione perchè per il futuro vengano immediatamente messi a disposizione tutti gli atti relativi a procedimenti in discussione in ottemperanza dell'art. 26 comma 6 dello Statuto comunale. I sottoscritti consiglieri Le rivolgono il presente appello affinchè i lavori consiliari possano nel futuro svolgersi nel rispetto delle regole e nella tutela piena delle prerogative dei consiglieri tutti e dell'effettivo esercizio delle loro funzioni. Sicuri che nel futuro saprà rappresentare l'intero Consiglio Comunale, salvaguardando la dignità delle istituzioni si porgono distinti ossequi.
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