“Ho perso il mio papà per l'inefficienza del 118. Spiegatemi perché”
ULTIM'ORA - Malasanità in Puglia
Riportiamo il testo di una lettera (inviata a “Quindici”) di una signorina di Molfetta che ha perduto il padre arrivato troppo tardi in ospedale, dopo aver chiamato il 118. La ragazza chiede chiarimenti sull'assistenza sanitaria. Chiarimenti ai quali non potrà sottrarsi il presidente della Regione Fitto, che vanta di aver razionalizzato e migliorato la sanità. Come si spiegano, allora, episodi come questi? Una semplice giustificazione non basta più. Occorre agire per cambiare un sistema che, alla luce degli ultimi episodi (vedi il caso della signora Benedetti di Polignano morta dopo un'odissea di 7 ore fra gli ospedali pugliesi), sembra fare acqua da tutte le parti. I cittadini non possono pagare un prezzo troppo alto per l'inefficienza di un servizio sanitario, che, con grande faccia tosta, viene perfino vantato in campagna elettorale.
Ecco il testo della lettera:
Gentili Signori,
mi chiamo De Vincenzo Nicole, risiedo a Molfetta in provincia di Bari e alle 11.30 pochi giorni fa ho perso il mio papà.
Il mio papà aveva 69 anni aveva problemi di ipertensione e di aritmia che teneva sotto controllo con delle pillole e attraverso dei controlli periodici e fino al giorno in cui ci ha lasciato non ha mai lamentato malori.
Il giorno 26 alle ore 11.30 circa di sera ha manifestato delle difficoltà respiratorie ed abbiamo subito chiamato il 118.
Dopo pochi minuti, credo, è arrivata l'ambulanza con due soli operatori... e nessun medico... mio padre era ancora cosciente parlava seppure sudava freddo cercavano di misurargli la pressione mentre io li pregavo di portarlo subito via... in ospedale. Non so se sono passati minuti secondi... siamo scesi in ascensore e mi rendevo conto che papà perdeva coscienza
nel portone i ragazzi tempestivamente hanno sdraiato il mio papà in barella collegandoli un qualcosa per i battiti cardiaci e attuando il massaggio cardiaco manuale... uno degli operatori chiama da un cellulare non so chi... dicendo che stavano arrivando in ospedale ma gli chiedono di aspettare il medico da Giovinazzo ... quando ci troviamo a due passi dal pronto soccorso dell'ospedale... noi li preghiamo di andar via ... copriamo mio padre con una coperta entro in ambulanza con l'operatore ed ho dovuto improvvisare insieme al soccorritore un massaggio cardiaco per salvare il mio papà, vedo l'apparecchietto che mi mostra l'attività cardiaca mentre massaggio... ma arrivati in ospedale e portato in terapia intensiva il mio papà ci lascia.
I dottori ci comunicano lo stato di papà ed a me ed alle mie sorelle non sembra vero, nonostante io sia stata con lui fino all'arrivo in ospedale... sono rimasta impietrita, sospesa, quasi priva di sentimenti per giorni.
Ora, però, riesco a riflettere su ogni istante, ed indipendentemente dalla dipartita del nostro adorato padre e dall'impegno di tanti giovani volontari che operano per il servizio 118, e che io personalmente ammiro e ringrazio, non mi sembra giusto non dare agli ammalati la possibilità di ricevere un primo soccorso degno di questo nome, non mi sembra corretto che mio padre non abbia avuto diritto di essere stato assistito tempestivamente da un medico, o con delle attrezzature moderne e addirittura doveva attendere pazientemente il suo arrivo a casa dal paese vicino... per chi sa quale regolamento!
Forse era questo il destino di mio padre, ma forse era anche destino che qualcuno denunciasse l'accaduto, per scuotere un po' le coscienze della gente che conta e che ci governa e che decide forse solo in ragione dei numeri per chiudere in positivo i bilanci.
In virtù di quanto a noi accaduto, poiché attraverso la rete non riesco trovare queste informazioni avrei bisogno del vostro aiuto per
capire un po' di cose sui seguenti punti:
Il servizio di emergenza 118; Servizio sanitario nazionale ed assistenza;
Organizzazione del servizio di emergenza 118:
- Ci sono delle procedure obbligatorie a livello nazionale o ciascuna divisione di organizza come vuole?
- Esistono delle attrezzature obbligatorie in dotazione ai mezzi (come ad esempio i defibrillatori)?
- Esiste un numero minimo di personale in servizio 24h su 24 con delle specifiche qualifiche (ad es. 1 autista 1 operatore sanitario specializzato, 1 medico e/o paramedico specializzato nel primo soccorso)?
Servizio sanitario nazionale:
- Ci hanno spiegato che il riordino ospedaliero attuato nella Regione Puglia doveva portare oltre che alla chiusura di alcune strutture al miglioramento dei servizi di assistenza per il cittadino... e hanno riempito la città di manifesti per pubblicizzare ogni pseudo miglioramento!
Ma nel mese novembre mio padre sì è sottoposto ai suoi controlli routinari... purtroppo parziali... poiché gli è stato chiesto di tornare a fine gennaio 2005 solo per poter prenotare gli altri esami di controllo di cui aveva bisogno... Purtroppo è deceduto il giorno 27 gennaio 2005, e dove sono i miglioramenti?
Vi ringrazio di cuore per il Vs. aiuto che potrete darmi ma sopratutto per il vs costante impegno per tutte le ingiustizie che ci circondano
Nicole De Vincenzo