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Gli occhi sulla città di Molfetta, il LUP inaugura la seconda fase del percorso
16 giugno 2014

MOLFETTA - Lo scorso 28 maggio presso la Fabbrica di San Domenico il LUP - Laboratorio di Urbanistica Partecipata ha messo a disposizione dell’intera cittadinanza i materiali raccolti in due mesi di intenso lavoro nell’evento Gli occhi sulla città - Lo sguardo dei cittadini per un nuovo progetto di città. L’iniziativa promossa dal LUP, già avviata il 28 marzo presso la vecchia sede di Comitando, ha l’obiettivo di capovolgere l’usuale processo di elaborazione degli Atti di Indirizzo alla base della redazione del Piano Urbanistico Generale, sperimentando un metodo di raccolta e messa a sistema delle istanze dei cittadini. Il LUP vuole dimostrare che la partecipazione può diventare metodo di lavoro per guardare la città, consentendo di avere una lettura interscalare (dalla piazza alla lama) e recependo inoltre non solo criticità, ma anche potenzialità e proposte. Se, ancor prima della definizione degli Atti di Indirizzo, i soggetti che si occupano della loro disposizione, potessero guardare con la lente di ingrandimento quelle che sono le necessità dei cittadini rispetto ad alcune parti di città o all’intero sistema città, si è convinti che si riuscirebbe a stringere indissolubilmente la morsa tra la visione politica della città e le istanze dei cittadini.

Il 28 Maggio la prima fase del lavoro del LUP si è conclusa con una mostra in cui sono stati esposti documenti, foto, planimetrie elaborati durante un ciclo di passeggiate, incontri e collaborazioni con cittadini, comitati di quartiere, tecnici esperti, associazioni e gruppi informali.

A seguito della mostra si è aperta la seconda fase del lavoro con il dibattito a cui hanno partecipato il sindaco Paola Natalicchio, l’Assessore all’Urbanistica Rosalba Gadaleta e l’Assessore Regionale alla Qualità del territorio Angela Barbanente.

LA MOSTRA

Una rete verde da cantiere ha chiuso il centro del chiostro delimitando uno spazio rettangolare ruotato di quarantacinque gradi rispetto all’asse nord - sud. Quest’operazione puramente geometrica ha trasformato la percezione del chiostro che da spazio sempre permeabile allo sguardo, è divenuto un percorso in cui gli occhi, anche dei meno attenti, sono stati obbligati a guardare.

La rete ha fatto da sfondo agli oltre duecento disegni dei bambini della scuola don Cosmo Azzollini, che hanno raccontato la città che vorrebbero e che ha costituito il trait d’union dell’intero percorso. Dal centro del chiostro una cassa faceva risuonare la voce dei cittadini, gli oltre seicento cittadini che hanno risposto ai questionari distribuiti anche on line. A terra le venti date del calendario del LUP.

I percorsi di lettura: quello centrale dei bambini, quello dei comitati e dei cittadini attraverso i questionari e quello del LUP. Il percorso di lettura dei comitati e dei cittadini, disposto nel corridoio coperto di ponente, ha raccontato la città per parti grazie alle planimetrie elaborate durante gli incontri del LUP con i comitati di quartiere e grazie ad alcuni dei dati ottenuti dal questionario “Il quartiere che vorrei”. Il percorso di lettura del LUP, nel corridoio coperto adiacente la sala Finocchiaro, ha ripercorso le tappe degli incontri, gli itinerari del lupintour e ricomposto lo sguardo per parti dei comitati e dei cittadini in un’unica visione da cui sono emerse le tematiche per l’intera città e nei sottotemi le declinazioni che esse assumono per quartiere.

Le aree di osservazione/riflessione sono state pensate come aree di sosta in cui il visitatore poteva fare una pausa e sedersi. Nella prima tramite un video è stato possibile ripercorrere tutte le passeggiate e gli incontri del LUP; nella seconda, tramite un Powerpoint è stato meticolosamente descritto il metodo sperimento.

Nei punti di interazione, il planning for real e l’angolo delle idee, il cittadino - visitatore è stato chiamato ancora una volta a partecipare. Nel planning for real si è chiesto tramite bandierine di diversi colori di

individuare criticità, potenzialità e indizi su una foto aerea di Molfetta; nell’angolo delle idee si è chiesto, invece, al visitatore di lasciare un contributo di pensiero, un’idea sulla città che vorrebbe.

Ai bambini, infine, sono state consegnate delle mani di carta da attaccare su un’impronta abbozzata di Molfetta, come ad augurarsi che le uniche mani ad essere messe sulla città - d’ora in avanti - siano solo quelle dei bambini.

DA COSA RIPARTIRE

Il LUP riparte dalla lectio magistralis dell’Assessore Angela Barbanente, che ha dimostrato con la sua esperienza che politica e tecnica devono coesistere e che fare tecnica urbanistica vuol dire far politica urbanistica contemporanea coerente alle necessità dei tanti.

“Spesso si contrappone la partecipazione della cittadinanza attiva, dei comitati di quartiere, dei gruppi più o meno spontanei alla rappresentanza politica. Questa contrapposizione rende bene il senso di uno scollamento tra politica e società per cui noi amministratori abbiamo un livello di fiducia che ha raggiunto cifre infinitesimali […] fortunata l'Amministrazione di Molfetta ad avere un laboratorio che svolge un lavoro per due mesi e che ha nei confronti della politica l'interlocuzione corretta, basata sulla proposta e sull'arricchimento del dibattito pubblico. Questo percorso non può che essere proficuo se ha un rapporto collaborativo ma anche dialettico con la rappresentanza politica perché questo rapporto serve alla politica […] Qual è il suggerimento? Quello di essere strabici, perché il rischio è che si venga risucchiati dalla miriade di problemi quotidiani; allora un laboratorio che ormai ha tanti comitati, che riguarda ormai tutta la città, è uno straordinario pungolo nei confronti dell'Amministrazione Comunale per esercitare quello strabismo, per tenere i due occhi aperti, quello della soluzione della contingenza e lo sguardo verso il futuro, avendo ben presente la visione”(A. Barbanente).

Il LUP, quindi, riprende a dialogare da un lato con i tecnici, dall’altro con i cittadini organizzati e non, in un primo incontro che si terrà martedì 17 giugno alle ore 19 presso la nuova sede di Comitando, in via E. de Nicola 12. Coloro che sono interessati sono invitati a partecipare.

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