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Gli immigrati in Europa, pronte le raccomandazioni per l'UE
08 novembre 2011

MOLFETTA - Nel corso dell’Open Day organizzato, come cita un comunicato, dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e dall’Associazione di Promozione Sociale “Learning Cities”, in collaborazione con il Comune di Casamassima – Assessorato alla Cultura e ai Servizi sociali, è stato completato il documento per la definizione di politiche più efficaci in tema di integrazione, che verrà sottoposto all’attenzione dell’Unione Europea a Bucarest, tra l’11 ed il 13 novembre 2011.    
È pronto il documento delle “Raccomandazioni” per migliorare le politiche per gli immigrati in Europa, redatto nell’ambito del Progetto GOAL (Granting Opportunities for Active Learning) – Programma Citizenship EACEA – Action 1: Active Citizen for Europe, attraverso la metodologia partecipativa del citizens panel e la regia dell’ALDA – Association of Local Democracy Agencies. Partner in Puglia: il Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e l’Associazione di Promozione Sociale “Learning Cities”.   Il testo, che verrà sottoposto all’attenzione dell’Unione Europea a Bucarest, tra l’11 ed il 13 novembre 2011 e poi consegnato entro l’anno nella versione definitiva, è stato completato nel corso dell’Open Day organizzato a Casamassima – in collaborazione con l’Assessorato comunale alla Cultura e ai Servizi sociali – e con il contributo di un nutrito gruppo di lavoro costituitosi in giornata per affinare la bozza del documento già disegnata nei mesi scorsi, di volta in volta integrata da organizzazioni della società civile, autorità ed associazioni provenienti dalle aree territoriali dei paesi partner di progetto: accanto all’Italia, la Bulgaria, l’Albania, la Grecia, la Romania e la Macedonia.   “Per una Regione come la nostra, esposta a più mari su tutte le sue coste, è evidente che il tema dell’immigrazione è di particolare valore e sensibilità – ha detto Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – È proprio delle città, primo punto di riferimento per l’arrivo di cittadini stranieri, il compito di combattere gli stereotipi, dare un taglio di carattere culturale ai temi dell’accoglienza e considerare questi arrivi delle vere e proprie opportunità di arricchimento e articolazione delle società stessa, oramai in rapidissima trasformazione. Una proiezione europea di questo tema significa anche stabilire delle intese che troveranno il punto di connessione proprio nell’incontro di Bucarest, a fine settimana”.     
“Discutere sulle tematiche dell'immigrazione in Puglia non rappresenta, come solitamente accade in altre sedi, un momento in cui rendere critico e problematico tutto il contesto generale – sottolinea Nicola Fratoianni, Assessore regionale alle Politiche giovanili, cittadinanza sociale e politiche di inclusione dei migranti – Queste occasioni permettono visibilità a tutte quelle buone prassi che si inquadrano nelle politiche di inclusione dei migranti: politiche partecipate che prevedono anche una programmazione a lungo termine, come dimostra la redazione del Piano Triennale Regionale per l'Immigrazione con il quale la Regione Puglia intende realizzare interventi a favore dell'assistenza sanitaria, delle politiche abitative, dell'istruzione e della formazione, dell'integrazione culturale, delle politiche di inclusione sociale, dell'inserimento lavorativo, del diritto d’asilo”.  
“A fine ottobre, attraverso un percorso di programmazione partecipata, abbiamo già raccolto istanze ed esigenze del territorio pugliese, dando voce a tutti i possibili contributi e suggerimenti in materia da parte di associazioni, singoli cittadini, autonomie locali e settori interessati – ha precisato all’Open Day Tiziana Di Cosmo, Dirigente Ufficio Immigrazione della Regione Puglia – A fine anno, al massimo agli inizi del 2012, saremo in grado di redigere il Piano Triennale Regionale per l'Immigrazione, come dispone l’Articolo 9 della Legge regionale n°32 del 2009, focalizzata proprio a favore dell’accoglienza e dell’integrazione in Puglia”.   Intanto diverse sono le proposte formulate con il Progetto GOAL che giungeranno sul tavolo delle decisioni della Comunità europea. “Le Raccomandazioni raccolte con l’esperienza di pannelli per i cittadini, definite nel corso dell’Open Day di Casamassima, sono particolarmente attese dall’Ue e di certo saranno utili per un significativo orientamento delle politiche per gli immigrati – ha spiegato Antonio Massari, Presidente Learning Cities – Si tratta di una serie di indicazioni prodotte attraverso cinque aree tematiche (Dialogo interculturale; Diritto ai servizi pubblici: complessità delle procedure legislative; Accesso al mercato del lavoro; Diritto alla partecipazione politica; Diritto alla casa), frutto di una metodologia partecipativa che ha visto interagire durante incontri transnazionali gruppi misti di comunità di immigrati, mediatori culturali, associazioni, Prefetture, Uffici preposti ai Servizi sociali, e tanti altri. Per questo gli input che arriveranno a Bucarest rappresentano suggerimenti di valore che, siamo certi, saranno tenuti in gran conto per la redazione del documento ufficiale”.  
Accanto ai temi della tolleranza, della solidarietà e della cooperazione territoriale, su cui ha posto l’accento Domenico Birardi, Sindaco di Casamassima, e Claudio Polignano, Task Force Cooperazione Territoriale – Regione Puglia, non bisogna sottovalutare l’importanza dell’accoglienza, dell’integrazione e dello sviluppo da assicurare nelle aree di emigrazione. Da questi tre punti, secondo Mario de Donatis, Vicepresidente IPRES – Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali, bisogna partire per fare dell’immigrazione un’opportunità in tutta Europa. “Molto ancora c’è da fare: in Italia, in particolare, bisogna umanizzare i centri che raccolgono immigrati e, poi, una migliore integrazione passa dal lavoro e dal possesso di un reddito minimo – dice – Per questo è necessario considerare l’importanza della cittadinanza da un lato e della sussidiarietà dall’altro, soprattutto per una nuova dimensione del Mediterraneo e delle sue popolazioni”. 

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