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Giovanni Abbattista nuovo coordinatore del circolo del Partito Democratico di Molfetta Eletto all'unanimità dal coordinamento insediatosi domenica scorsa. Obiettivi e progetti del nuovo segretario in vista delle elezioni politiche e amministrative
13 febbraio 2008

MOLFETTA - È l'avv. Giovanni Abbattista(foto), come da previsioni, il nuovo coordinatore di circolo (in pratica, il segretario) del Partito Democratico di Molfetta. Ad eleggerlo, all'unanimità dei presenti, è stato il coordinamento: erano assenti 10 dei 45 aventi diritto e Giovanni Abbattista si è astenuto, pertanto i voti ricevuti con votazione nominale palese sono stati 34. Abbattista, 47 anni, avvocato amministrativista, non si nasconde la difficoltà del compito che lo attende soprattutto in questo periodo con le elezioni politiche e amministrative alle porte il 13 e 14 aprile. Una situazione imprevista e che impegna il Pd, appena costituito, in una battaglia difficile che – come dice Abbattista a Quindici – avrà bisogno dell'apporto e del contributo di tutti. “Ringrazio innanzitutto – sono le prime parole di Abbattista – tutti coloro che hanno riposto in me tanta fiducia e spero sinceramente di essere all'altezza di onorare l'impegno gravoso che mi attende. Sono consapevole, infatti, della difficile responsabilità che assumo, specie in un periodo così intenso e delicato viste le imminenti scadenze elettorali. Il mio principale proposito sarà quello di profondere il massimo impegno affinché, a partire da domani, il Partito possa lavorare sempre come una squadra unita e coesa, in cui ciascuno – a prescindere dalle sue radici culturali – riesca a portare il proprio contributo concreto in termini di idee, proposte, energie ed entusiasmo. Solo così il PD potrà svolgere appieno il ruolo che gli spetta e cioè quello di punto di riferimento serio e credibile per i cittadini. Sono convinto che, anche grazie all'indispensabile apporto delle importanti figure istituzionali che il PD di Molfetta esprime a tutti i livelli, riusciremo a vincere la sfida del cambiamento, dimostrando nei fatti di poter incarnare un modo nuovo e diverso di intendere la politica, partendo dalle idee, dalle cose da fare, dai nostri valori, da una scommessa sul futuro della città, e chiedendo su questo, con coraggio, il consenso di tutti. Sapremo vincere questa sfida solo se ciascuno farà sino in fondo la sua parte, con senso di responsabilità ed entusiasmo”. Abbiamo chiesto ad Abbattista se il Partito Democratico a Molfetta intende avviare le Primarie per la scelta del candidato sindaco oppure se sceglierà le cosiddette “primariette” con la partecipazione solo degli iscritti, considerata la brevità del tempo a disposizione prima della scadenza elettorale. “Come lei ha giustamente osservato – dice Abbattista -, non ci sono i tempi tecnici per le primarie, ma a noi prima che il candidato sindaco interessa un progetto e un programma per la città, che proporremo a tutti coloro che vorranno condividerlo”. Questo significa che l'apertura alle altre forze poltiche è a 360 gradi, superando anche vecchi schemi e alleanze?Come abbiamo già anticipato nel corso dell'assemblea, non è un'apertura generalizzata per fare numero, non ci interessa. Ci interessa, invece, che altre forze politiche, anche di centro, possano convergere sul nostro progetto per dare un'inversione di tendenza a questa città e soprattutto per superare l'attuale crisi di democrazia dovuta alla concentrazione di poteri, politici, economici e amministrativi nelle mani di un'unica persona, il sindaco-senatore Antonio Azzollini che oggi vuole riproporsi in entrambe le cariche”. Questo significa che allargherete il dialogo anche ad alcune forze della maggioranza che sono in dissenso con Azzollini o vivono con un certo disagio l'alleanza e la presenza di Forza Italia? “L'invito è rivolto anche a loro, ma sempre sulla base del nostro progetto, che rappresenta un'inversione di tendenza di programmi e soprattutto di metodi di governo”. Nei prossimi giorni definirete meglio le linee programmatiche, ci può anticipare qualche punto cardine?Innanzitutto un'adesione partecipata e convinta all'area metropolitana di Bari. Poi non potremo non puntare sul porto e in particolare sull'adesione all'Autorità portuale del Levante, per evitare che la nuova struttura resti una cattedrale nel deserto, isolata da un progetto complessivo della Regione che prevede un coordinamento e un ruolo per ciascuno dei porti pugliesi. Altro problema fondamentale è quello del commercio, dove occorre un'urgente pianificazione di fronte al proliferare della grande distribuzione. Insomma, una pianificazione strategica del territorio che ne permetta una crescita organica soprattutto sul piano economico e produttivo che tenga conto dei bisogni reali della città”. L'assemblea di domenica ha avuto uno strascico polemico con le dimissioni di Lella Salvemini dal coordinamento dei 40 perché non condivideva la decisione di eleggere per acclamazione i membri e non attraverso una regolare votazione nelle primarie, come era stato deciso in precedenza. Respingerete queste dimissioni e ricomporrete il quadro interno? “Le dimissioni della Salvemini sono state già respinte e credo che anche lei le ritirerà. Ci dispiace che questa vicenda interna al partito sia stata resa pubblica, perché riteniamo che affronteremo, e risolveremo all'interno, questo episodio che riteniamo resti solo un fatto accidentale e periferico”.
Autore: Felice de Sanctis
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