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G8, oggi assemblea pubblica a Molfetta
29 luglio 2001

MOLFETTA – 29.7.2001 Per chi vuole testimonianze e semplicemente saperne di più sui drammatici fatti al G8 di Genova, il Gsf di Molfetta ha organizzato oggi, domenica 29 luglio alle ore 19,30 in piazza Mazzini, un’assemblea pubblica con la partecipazione di invitando don Tonio dell'Olio, presidente di Pax Christi. Intanto riportiamo il documento che 530 docenti universitari hanno inviato al presidente della Repubblica, Ciampi, con la richiesta di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini. 530 DOCENTI UNIVERSITARI CHIEDONO A CIAMPI DI TUTELARE I DIRITTI DOPO I FATTI DI GENOVA Dare risposte agli inquietanti interrogativi sollevati dall'operato delle forze dell'ordine a Genova e tutelare i diritti fondamentali dei cittadini. Questo chiedono oltre 530 docenti universitari italiani e stranieri al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in un appello pubblicato in prima pagina sul quotidiano L'Unità. Il testo chiede "Perchè le forze dell'ordine invece di isolare i violenti e proteggere i manifestanti come era loro dovere hanno ripetutamente ed ingiustificatamente caricato interi spezzoni del corteo e picchiato a sangue manifestanti pacifici?" e ribadisce come "la possibilità di manifestare civilmente e pacificamente, come era nelle intenzioni della stragrande maggioranza degli italiani e degli stranieri presenti a Genova, sia un diritto essenziale ed incoercibile in una società democratica". Ecco il testo dell'appello: A Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica Italiana Signor Presidente, Noi, docenti universitari e rappresentanti delle Istituzioni di fronte alle giovani generazioni, ci rivolgiamo a Lei, quale supremo garante delle libertà costituzionali nel nostro Paese. I gravi fatti accaduti a Genova hanno fatto sorgere in noi i seguenti drammatici interrogativi. 1) Perché, nonostante le imponenti misure di sicurezza adottate, le minoritarie bande di violenti sono state lasciate libere di agire e di compiere le loro efferatezze? 2) Perché le forze dell'ordine - invece di isolare i violenti e proteggere i manifestanti come era loro dovere - hanno ripetutamente ed ingiustificatamente caricato interi spezzoni del corteo e picchiato a sangue manifestanti pacifici? 3) Perché un carabiniere, inesperto ed impaurito, ha ritenuto lecito uccidere come unica forma di difesa? Non può che lasciare sconcertati il ricorso, in compiti così delicati, a personale di leva privo della necessaria esperienza. 4) Perché le forze dell'ordine, invece di agire in maniera preventiva e selettiva, hanno deciso di procedere ad un improvviso assalto notturno, picchiando a sangue giovani - italiani e stranieri - del tutto estranei ai fatti di violenza? 5) Perché alle persone fermate è stata negata l'assistenza legale e sono state inferte ulteriori vessazioni? E' sconcertante l'assenza di informazioni su decine di manifestanti di cui non è dato sapere la sorte. Questi fatti, che hanno provocato la profonda indignazione della stampa estera e l'avvio di un'indagine da parte di Amnesty International, fanno purtroppo nascere il sospetto che sia in atto una strategia di intimidazione e di criminalizzazione del dissenso. Noi riteniamo che la possibilità di manifestare civilmente e pacificamente, come era nelle intenzioni della stragrande maggioranza degli italiani e degli stranieri presenti a Genova, sia un diritto essenziale ed incoercibile in una società democratica. Noi confidiamo in Lei, Presidente, affinché vengano interamente chiarite tutte le circostanze citate sotto il profilo disciplinare, giuridico e delle responsabilità politiche. Tra le firme più note ci sono: Tullio De Mauro e Laura Balbo, ex ministri, Massimo Paci, Chiara Saraceno, Donatella Della Porta, sociologi, Nicola Acocella, Giorgio Basevi, Giovanni Dosi, Augusto Graziani, Paolo Leon, Michele Salvati, economisti, Carlo Bernardini, Marcello Cini, Paolo Lipari, fisici, Alessandro Silva e Luciano Stefanini, matematici, Roberto Antonelli, Bruno Bongiovanni, Remo Ceserani, Anna Chiarloni, Franco Marenco, umanisti, Paul Ginsborg, Carlo Ginzburg, storici, Luigi Ferrajoli e Marcella Sarale, giuristi. Per informazioni: segreteria organizzativa, Erika Lombardi e Alessandro Messina 06.841880
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