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Francesco Padre, stanziati 600mila euro dalla Marina Militare: presto il recupero del relitto A marzo la lettera di Maria Pansini al presidente Napolitano, oggi la notizia del recupero del relitto da parte della Marina militare che coprirà la restante somma di 600mila euro
15 aprile 2011

MOLFETTA - Finalmente il recupero del «Francesco Padre». Alla fine di marzo Maria Pansini, figlia del comandante del motopeschereccio affondato nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1994, aveva inviato una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per richiedere un’udienza alla delegazione del comitato «Francesco Padre - Verità e Giustizia» e la possibilità di attivare qualsiasi azione per il recupero del relitto. Un milione di euro, la somma necessaria per avviare le operazioni: mancavano quasi 600mila euro fino alla scorsa settimana (300mila euro già stanziati dal Comune di Molfetta e 100mila dalla Regione Puglia), ora coperti dalla Marina Militare, che coordinerà anche il recupero dopo aver svolto un preliminare sopralluogo a 240m di profondità.
La conferma è pervenuta dopo un vertice a Trani tra il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, il Pubblico Ministero Giuseppe Maralfa, l’ammiraglio di squadra Andrea Toscano, comandante in capo del Dipartimento Militare Marittimo dello Jonio, e il contrammiraglio Salvatore Giuffrè, comandante della Guardia Costiera di Bari.
Fondamentale il recupero del relitto per accertare le reali cause della tragedia. La nuova ipotesi, che annullerebbe le due archiviazioni (trasporto illecito di armi belliche sul motopeschereccio), punta alla presunta ritorsione montenegrina per il possibile rifiuto del comandante alla richiesta di una tangente per pescare nelle loro acque territoriali, senza scartare le piste dell’incidente e/o dell’affondamento da parte di un sommergibile NATO.
Questo recupero, oltre al rinvenimento dei resti dei marinai molfettesi, permetterebbe di capire anche la natura dei 4 fori visibili nella parte poppiera di dritta del natante e del foro nel teschio di uno dei marinai, elementi individuati dal filmato del relitto girato dalla Impresub per conto della Procura nel giugno del 1996. Insomma, una svolta decisiva che potrebbe svelare quella verità che i familiari delle vittime e la città di Molfetta attendono da 17 anni.

© Riproduzione riservata
Autore: Marcello la Forgia
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