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Finalmente un depuratore adeguato Le prime opere finanziate grazie ai Por. Tagliati i fondi al Pulo
15 luglio 2001

Non è ancora stata comunicata ufficialmente la notizia del finanziamento dei progetti presentati dal Comune di Molfetta alla Regione nell’ambito del “Programma operativo regionale 2000-2006”. Ad oggi sembra, tuttavia, che dei 12 progetti presentati almeno 7 siano stati finanziati: si tratta di progetti relativi a due misure diverse ed appartenenti agli assi programmatici I (risorse naturali) e V (città, enti locali e qualità della vita). Complessivamente oltre 13 i miliardi pronti per essere spesi. Il progetto più importante e sicuramente più consistente è quello relativo all’adeguamento dell’attuale impianto di depurazione alle nuove esigenze della città e della zona industriale così da risolvere l’emergenza ambientale e sanitaria lungo il litorale di ponente (asse I; misura 1.1: interventi di adeguamento e completamento degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali; importo complessivo: 11 miliardi). Gli altri sei progetti appartengono tutti all’asse V e alla misura 5.2: “Servizi per il miglioramento della qualità dell’ambiente nelle aree urbane”. Sono affrontati solo alcuni grandi temi legati alla qualità della vita urbana e alla sostenibilità e cioè: la mobilità (con un’integrazione al piano del traffico comunale e l’attivazione di un servizio di telecontrollo dei flussi di traffico), l’illuminazione a basso impatto ambientale (con un piano di fattibilità), l’inquinamento acustico (con un piano di fattibilità per redigere piani di zonizzazione acustica), e l’agenda 21 locale (con l’attivazione del forum cittadino, l’aggiornamento del rapporto sull’ambiente e un programma di sensibilizzazione nelle scuole della città, elaborato dal circolo Legambiente di Molfetta). Fortemente penalizzati, invece, i progetti non approvati: erano appartenenti agli assi II (risorse culturali), e IV (sistemi locali di sviluppo). In particolare quelli relativi all’asse II e alla misura 2.1 (valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi culturali), riguardavano il completamento degli scavi archeologici al Pulo, l’allestimento del museo archeologico presso il Lazzaretto e la sistemazione dei giardini dello stesso Lazzaretto. Il progetto relativo all’asse IV e alla misura 4.10 (infrastrutture rurali), prevedeva, invece, l’ammodernamento, la manutenzione e il recupero delle strade di campagna. Un gran bel peccato visto che opportunità simili saranno sempre più sporadiche. Massimiliano Piscitelli
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