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Filcams CGIL Bari, Michele Jacono: contro le precarie condizioni economico-occupazionali
22 febbraio 2013

MOLFETTA - «Tra pochi giorni finiranno i saldi, periodo in cui la gente si riversa nei negozi dei centri commerciali, compresi quelli di Molfetta, per comprare i tanto desiderati capi di abbigliamento visti qualche mese prima in vetrina, ora a prezzi scontati, sperando di fare l’affare della stagione».

«La Zona Industriale di Molfetta in questi due mesi di saldi ha visto un’affluenza di gente che si riversava anche al Fashion District per comprare capi super scontati. Il Fashion District appunto, tanto decantato dalle amministrazioni comunali, volano dell’economia molfettese, gioiello di Molfetta insieme a Miragica, il parco divertimenti più bello del Sud». Queste le parole di Michele Jacono, segretario provinciale Filcams CGIL Bari, che denuncia le precarie condizioni economico-occupazionali di alcuni lavoratori nel centro commerciale con questa nota.
«In questi due centri lavorano circa una trentina di operai molfettesi che i saldi li hanno visti solo nelle vetrine - così continua il comunicato - perché a loro da tempo sono finiti i soldi. SiaFashion District che Miragica – secondo quanto sostenuto nel comunicato -  hanno esternalizzato il servizio di pulizia affidato rispettivamente alla LD Italia di Roma e alla Leader Service di Modugno, ma non saldano sistematicamente loro le fatture emesse e queste non possono pagare il salario ai propri dipendenti».
«È ormai acclarato che il Fashion District pretende giustamente da questi lavoratori la pulizia del centro, ma è vero che mai è stato puntuale nel pagamento delle fatture alle aziende che ovviamente in questo periodo di poca liquidità, hanno riversato il problema sui lavoratori, pagandoli in ritardo o rateizzando quei pochi soldi che gli stessi si guadagnano mensilmente - continua il comunicato -. Ricordiamo che si parla di cifre che si aggirano tra i 300 e i 600 euro mensili. Inoltre, ci preme ricordare che questi lavoratori nel corso degli anni, a seguito dei rinnovi contrattuali in appalto e a causa dei ribassi con i quali le aziende si aggiudicano il servizio, hanno subìto una costante riduzione di ore lavorative e quindi di reddito, dovendo garantire comunque la stessa pulizia al centro».
L’attenzione di Michele Jacono si focalizza poi su Miragica. «Molte volte abbiamo scritto, minacciato di scioperi in questo parco perché è esternalizzato il servizio di pulizia, vigilanza e portierato. Ad oggi il servizio di pulizia è sospeso e l’azienda vanta un credito nei confronti del parco di decine di migliaia di euro e le lavoratrici non ricevono più il salario, anch’esso di circa 600 euro mensili, l’azienda di portierato Pegaso S.a.s. ha lasciato il servizio in quanto non poteva più pagare i lavoratori, licenziandoli, in quanto creditrice di quasi 50.000 euro. Una riga più su abbiamo scritto licenziandoli”, certo perché questi lavoratori, essendo in appalto, lavorano solo se il servizio c’è, altrimenti sono a casa».
«Bisogna dire basta a questi colossi che arrivano sui territori con promesse da marinaio dettando le loro regole fuori da ogni mercato, affamando la gente che fa in modo che i loro centri siano decorosi - spiega Michele Jacono -. Pensiamo che ora più che mai tutte le forze politiche della città di Molfetta debbano schierarsi al fianco del Sindacato per combattere certi soprusi con fatti e non parole. A questi lavoratori non basta solo la loro solidarietà così come è stata data in uno dei consigli comunali. Con la solidarietà non si pagano le bollette, gli affitti di casa, la scuola ai bambini, le tasse allo stato, ne tantomeno si mangia. Ogni giorno riceviamo telefonate da questi lavoratori che piangendo ci pongono i loro problemi economici e questa davvero non è civiltà. In questi periodi in cui il lavoro è un miraggio non è giusto che chi ce l’ha debba soffrire perche non viene pagato solo perché il potente di turno ha deciso così».
«Come sindacato per la solidarietà solidale sugli appalti continuiamo a lottare contro questi colossi chiamandoli in causa al rispetto delle regole che ad oggi sono infrante - conclude il comunicato -. Allora Fashion District e Miragica sono ancora da definirsi il volano dell’economia molfettese o fanno solo i propri interessi sfruttando il territorio senza se e senza ma?»
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