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Festa di Liberazione a Molfetta: precariato, violenza di genere e amministrazione i temi affrontati L'iniziativa ha avuto il pregio di valorizzare la socializzazione e la rivitalizzazione di piazza Paradiso
28 ottobre 2017

MOLFETTA – Due giorni di riflessione politica e sociale con la volontà di recuperare il rapporto con i cittadini, di ascoltarli: questa è stata la Festa di Liberazione, l'appuntamento annuale organizzato da Rifondazione Comunista, tenutosi a Molfetta nello scorso fine settimana e giunto alla 18ª edizione.

Bilancio sicuramente positivo vista la grande affluenza registrata in piazza Paradiso, il cuore del centro cittadino, per seguire l'articolato programma che ha spaziato dalla presentazione di libri a performance teatrali e musicali.

Il dibattito è stato incentrato su temi di pressante attualità, dal lavoro alla violenza di genere.

Di lavoro si è discusso grazie alla presenza di Marta Fana, ricercatrice in economia e autrice del libro “Non è lavoro, è sfruttamento”, ma anche grazie alla testimonianza di lavoratori e lavoratrici del nostro territorio. Riflettori puntati, dunque, sulle criticità legate al jobs act o all'alternanza scuola-lavoro.

Nel corso di un'assemblea pubblica cittadina, invece, Rifondazione Comunista e i Compagni di strada hanno voluto trarre un bilancio relativo ai primi cento giorni dell'amministrazione Minervini e dell'opposizione di sinistra in Consiglio comunale. A evidenziare i problemi più urgenti della città e decidere le proposte più importanti su cui impegnarsi Gianni Porta, Beppe Zanna, Vincenzo Porcelli e Paola Natalicchio.

Coinvolgenti, con le loro maschere bianche e le rose rosse, “cappuccetto rosso” e il lupo, gli allievi del Liceo linguistico, delle scienze umane, economico e sociale “Vito Fornari” che hanno proposto il laboratorio teatrale intitolato “L'amore non è una Favola”, incentrato sulla violenza di genere.

La mattinata di domenica è stata caratterizzata dal rombo dei motori delle auto d'epoca (soprattutto anni '50 e '60). Grazie all'esposizione curata dall'associazione “Mezzi d'altri tempi” di Terlizzi, i visitatori hanno potuto ammirare fiammanti esemplari di auto e moto, dalla Fiat 1100 “Bauletto” alle “Maggiolino”, dalla “Bianchina” alla Giulietta Alfa Romeo degli anni '70, alle Moto Guzzi ma a farla da padrone sono state le Fiat 500.

E ancora giochi in piazza, in collaborazione della Ludoteca Luditerraneo Gioco Meridiano, letture per i più piccoli.

Nelle due serate la piazza è stata pacificamente “invasa” dal trascinante ritmo della musica popolare. Nella prima giornata, infatti, si è tenuto il concerto dei Fabulanova mentre domenica sera Leda Folk, e non sono stati pochi coloro che si sono lasciati trascinare da suoni e danze.

Al di là del valore politico della manifestazione, il successo più grande è proprio quello di aver rivitalizzato una piazza, e con essa il quartiere, che, pur essendo nel cuore della città, troppo spesso viene considerata una luogo “periferico”.

Fortunatamente domenica 29 ottobre si replica con la fiera delle autoproduzioni. Intanto l'estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi, della XVIII Festa di Liberazione, rimandata causa pioggia la scorsa settimana si terrà questa sera  alle ore 18.30 presso la propria sende in piazza Paradiso 20.

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