Festa della Madonna dei Martiri a Molfetta: non tutto è filato liscio
Vergognosi pannelli pubblicitari lungo Corso Dante, flop delle luminarie e caos all'imbarco
MOLFETTA - Non poche disfunzioni hanno caratterizzato quest'anno la Festa patronale della Madonna dei Martiri a Molfetta. Insomma, non tutto è filato liscio. A parte il maltempo che sabato ha impedito l'imbarco, un fattore non prevedibile e non imputabile all'organizzazione, ma i vergognosi grossi pannelli pubblicitari (nella foto) esposti lungo Corso Dante che hanno “sponsorizzato” la Madonna, suscitando l'indignazione dei cittadini, sono proprio intollerabili. Ormai in questa città non esistono più regole e si danneggia l'ambiente per fare business. Quanti cartelloni pubblicitari sono messi abusivamente? E poi interviene la sanatoria e anziché rimuoverli, li si regolarizza. Una vera indecenza. Tra l'altro a tutto danno delle stesse aziende che per ingenuità o ignoranza non si rendono conto che, alla fine, questa pubblicità diventa un boomerang: la gente non la sopporta e non la guarda, con un danno commerciale per gli interessati. Insomma, soldi sprecati e città ulteriormente imbruttita.
Ma veniamo alle altre due “disfunzioni” (chiamiamole così, con un pietoso eufemismo): il caos all'imbarco della Statua della Madonna e il flop delle luminarie.
A parlare del caos, è Cosimo Allegretta nel BLOG – DITE LA VOSTRA messo a disposizione dei lettori per scrivere articoli ed esprimere opinioni. Ecco cosa scrive:
«Molti di noi (molfettesi) hanno assistito all'imbarco del simulacro della Madonna dei Martiri. Non so quanti di voi hanno assistito a tale evento, di certo un fotografo della Vs Redazione che era accanto a me. Riassumo in poche righe ciò che è accaduto.
Qualche metro prima dei tre motopescherecci che dovevano ospitare il simulacro sono state poste, da chi di competenza, delle transenne in modo da non permettere l'accesso dei presenti oltre un certo limite senza preoccuparsi di lasciare un varco centrale per il passaggio delle processione.
Poco prima dell' arrivo della Madonna sono giunti sul posto i militari della capitaneria circa una decina e diversi agenti di polizia municipale di vario ordine e grado. La situazione è iniziata a degenerare nel momento in cui alcune persone munite di "pass" o non so di quale altro permesso chiedevano di oltrepassare il limite transennato portando con loro una buona decina di persone "autorizzate" sempre dallo stesso "pass". Dopo poco sono giunte tre persone diversamente abili in carrozzella accompagnati da un volontario del Sermolfetta e da una suora che gentilmente hanno chiesto di passare.. dopo pochi istanti è sopraggiunta la processione dietro di noi.. da questo momento è iniziato uno spintonarsi continuo di gente maleducata e manesca sia in prossimità delle transenne dove vi erano i militari e i vigili sia tra la gente.. non era una processione ma una cafonata di gente che gridava spingeva e bestemmiava... nessuno ascoltava il povero volontario nè vigili nè militari infatti le tre carozzelle sono rimaste bloccate e soffocate accanto me. Nel frattempo "gente per bene" imprecava, e quasi malmenava, contro i vigili.
Nessuno ha mosso un dito. Tutti hanno passivamente subito, anche chi ha il dovere, il potere e i mezzi per poter agire. E' stato semplicemente vergognoso!!!!».
Che dire poi del flop delle luminarie? E' ancora un altro lettore, Fabio Pansini, a scrivere a “Quindici”: «Volevo segnalarvi, se non già fatto da altri cittadini, la figuraccia fatta il 09/09 alle ore 23:00 dalla ditta appaltatrice delle luminarie e quindi dal comitato organizzatore della festa patronale, quando si è verificato lo spegnimento delle luminarie davanti alla cattedrale e per tutto corso Dante per circa un'ora, poichè il generatore di corrente che le alimentava è rimasto senza nafta..... Che vergogna... Gli operai della ditta... con le taniche, si sono recati dal benzinaio...».
Un po' di cura e di organizzazione in più avrebbe evitato queste disfunzioni, mentre non ha alcuna giustificazione la “sponsorizzazione” della Madonna per il vil denaro.