Evviva l'Italia, alla media Pascoli la rappresentazione dell'Unità Evviva l'Italia!
E’ questo il grido che si eleva dalle bocche degli studenti della scuola media inferiore “Giovanni Pascoli”, che hanno partecipato alla rappresentazione teatrale avente come soggetto l’Unificazione italiana. In occasione dei 150 anni del nostro Paese, non poteva mancare una campagna di sensibilizzazione, che ha coinvolto anche le scuole. Un modo per far imparare la nostra Storia non solo sui libri, rendendola invisa ai ragazzi con noiose e, spesso, sterili spiegazioni, ma vivendola, prendendovi parte, intrecciando profonde relazioni con Essa. Il preside Matteo Azzollini, intervistato, ha messo in evidenza che questo lavoro fa parte di una ricca programmazione di eventi che ha reso partecipi i ragazzi fin dal primo giorno di scuola. In particolar modo ha tenuto a precisare che dal 16 marzo, giornata scelta per commemorare questo speciale “compleanno” della nostra Italia, la scuola ha indossato un “abito” festoso, issando le bandiere, che continueranno ad abbellirla fino alla fine di quest’anno. Molto particolare l’idea di far sembrare la Storia una partita di calcio. E’ un’idea fatta per arrivare dritta al cuore ed al cervello dei ragazzi, sempre curiosi e desiderosi di imparare, ma divertendosi. Allo stadio Mameli di Roma si svolgono le battute iniziali della partita. I giocatori, schierati, la mano destra sul cuore, cantano l’Inno nazionale, ma vengono interrotti da un branco di bestie inferocite. A risolvere questa spinosa situazione interviene una donna, che suona il flauto, incantandole e riuscendo a portarle altrove. Il nome di questa donna è “Libertà”. Che bella la libertà! ‹‹Una parola facile da pronunciare, ma dura da conquistare››, queste le parole dello speaker. Segue tutta la Storia della liberazione dell’Italia. Sullo sfondo si intrecciano le vicende dei grandi protagonisti del Risorgimento, quali Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi… Uomini che hanno speso tutta la loro vita combattendo per un’idea, un’ideale che non poteva essere più spento dietro vane promesse, dietro la corruzione e la noncuranza: l’ideale di un’Italia unita e non più martoria, un’Italia solo nostra, mai più violata dagli altri Stati che la facevano a pezzi, senza alcun ritegno, senza alcun rispetto. Un’Italia, la nostra Italia, la culla della cultura, luogo natio di alcune delle menti più raffi nate di tutti i tempi. Francesco d’Assisi, Jacopo da Lentini, Cielo d’Alcamo, Cecco Angiolieri, il sommo poeta Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Ludovico Ariosto, Lorenzo de Medici, Ugo Niccolò Foscolo, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Giuseppe Ungaretti. Sono solo alcuni dei più grandi nomi della letteratura italiana di tutti i tempi, ricordati durante la rappresentazione con la recitazione di una manciata di versi dell’opera o della poesia più famosa.
Autore: Olimpia Petruzzella