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Era Giovanni De Bari l'obiettivo della bomba fatta esplodere in vico Madonna degli Angeli a Molfetta Le indagini puntano anche a verificare l'ipotesi di un episodio legato ad un possibile fenomeno del racket e delle estorsioni
01 dicembre 2007

MOLFETTA - Nuovi particolari sulla bomba fatta esplodere l'altra sera in vico II Madonna degli Angeli a Molfetta (nella foto di Quindici). Le indagini sembrano confermare i primi sospetti relativi ad un avvertimento nei confronti di uno dei fratelli De Bari (anche per le dimensioni e la potenza ridotta dell’ordigno: non conterrebbe tritolo), una delle famiglie coinvolte in passato nel “supermarket” della droga, stroncato con l’operazione Reset-Bancomat e punterebbero a verificare l’ipotesi di un episodio legato ad un possibile fenomeno del racket e delle estorsioni.
Giovanni De Bari era divenuto collaboratore di giustizia e con le sue rivelazioni aveva permesso di svelare intrecci e ruoli all’interno delle famiglie criminali che gestivano il narcotraffico. L’uomo si trovava nella propria abitazione con la moglie ed è stato l’oggetto dell’attentato con l’esplosivo collocato davanti alla porta d’ingresso situata a un piano terra di vico II Madonna degli Angeli, strada senza uscita a pochi metri dalla centralissima via Margherita di Savoia.
Come Quindici ha annunciato in anteprima pochi minuti dopo la deflagrazione, sono andati in frantumi tutti i vetri delle finestre degli edifici circostanti fino all’altezza del secondo piano. Sul posto oltre ai carabinieri e alla polizia urbana, si sono recati anche i vigili del fuoco per accertare i danni e verificare la condizione degli edifici e anche gli artificieri che avranno il compito di esaminare l’ordigno per verificarne la natura e la potenzialità offensiva.
Le indagini sono indirizzate a verificare se si sia trattato di un semplice avvertimento (sicuramente improbabile sia l’ipotesi legata a una vendetta per il ruolo di collaboratore di giustizia di De Bari, anche perché sono passati 7 anni dal processo per l’operazione Reset-Bancomat contro il narcotraffico, sia quella di una guerra tra famiglie legate alla microcriminalità locale) e, come abbiamo detto, di un episodio legato al fenomeno del racket e alle estorsioni.

Autore: Giacomo Pisani
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