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Emozioni dietro le sbarre
15 ottobre 2018

Emozioni dietro le sbarre è il nome del progetto sperimentale di Pet Therapy ideato e elaborato dal Dott. Marco Catellani Medico Veterinario Esperto in Pet Therapy, in collaborazione con l’equipe di psichiatri, psicologi e educatori della casa circondariale. L’obiettivo del progetto è il miglioramento delle condizioni psicofisiche, socio-relazionali e affettive nelle detenute nella sezione femminile e nella sezione speciale dei transgender. Il percorso iniziato lo scorso febbraio si esteso fino alla fine di settembre. Le relazioni affettive uomo-animale possono essere concettualizzate come relazioni di attaccamento e accudimento nelle quali il ruolo della persona e dell’animale non è fisso, ma interscambiabile. L’interazione con animali da compagnia, agevola l’interazione sociale e induce effetti psicologici e fisiologici quali maggiore sociabilità, aumento della fiducia, riduzione della paura, riduzione dello stress. Si crea rapidamente una relazione di fiducia, in particolare con il terapeuta, educatore e il referente di pet therapy. Emma, Labrador di 6 anni, è il nome del cane che viene utilizzato per gli interventi assistiti con animali. L’animale ha un potere catartico, permette con facilità il riaffioramento e rimozione delle situazioni conflittuali, inoltre, è un ottimo lubrificante sociale riducendo immediatamente le distanze tra le detenute e il personale del carcere. Emma è potente nel rompere gli schemi, modificare la reazione agli eventi e ottenere risultati migliori. Con l’animale si ricomincia sempre dal punto in cui ci si è lasciati, non c’è soluzione di continuo tra un incontro e l’altro. Le detenute di genere femminile hanno maggiori difficoltà di integrazione e cooperazione, c’è maggiore competizione e una maggiore difficoltà nell’instaurare delle relazioni di gruppo. La presenza dell’animale che non giudica e che accorcia subito le distanze affettive permette una rapida armonizzazione e una più agevole riorganizzazione delle disordinate reazioni originali aumentando l’autostima e riducendo l’aggressività. La Pet Therapy è un’occasione per riesaminare il vissuto, raccontare di sé è a espellere i ricordi anche quelli più duri e profondi, i ricordi di cui si ha paura. Da questo progetto, patrocinato dall’Istituto Galvani Iodi e dall’Ordine dei Medici Veterinari ne esce potenziata la collaborazione tra Medicina Umana e Medicina Veterinaria ma anche tra mondo della Scuola e il mondo delle professioni.

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