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Emiliano a Molfetta per l'Associazione per il Partito Democratico Molfetta verso il Partito Democratico
09 aprile 2007

MOLFETTA - L'Associazione per il Partito Democratico di Molfetta organizza per il prossimo mercoledì, 11 aprile, alle ore 19, presso la Fabbrica San Domenico, un incontro pubblico dal titolo: Un partito della città. A questo incontro prederanno parte il sindaco di Bari, Michele Emiliano (nella foto), e Vera Guelfi, la referente per la Puglia dell'Associazione per il Partito Democratico, saranno presenti i due coordinatori cittadini: Ignazio de Gennaro e Franca Carlucci. “Per noi – si legge nell'invito all'iniziativa - i democratici, la politica è prima di tutto servizio, è una nobile forma di amore per il prossimo e per il nostro paese. Per questo vogliamo riscattarne il valore, difendendolo dalle degenerazioni affaristiche, dalle manipolazioni delle procedure democratiche, dalle oligarchie inamovibili, restituendo fiducia alle tante persone che sono disposte a impegnarsi per passione civile, in forma volontaria e a proprie spese. Sappiamo che la politica, soprattutto quando implica l'assunzione di responsabilità istituzionali, richiede straordinarie doti di dedizione, talento e competenza. Attitudini che in larga misura maturano nella società e che, dentro un grande partito democratico, devono essere coltivate attraverso l'esperienza, la formazione e la ricerca. Al tempo stesso sappiamo che la politica può essere o apparire, per chi la pratica, fonte di privilegi personali inaccettabili, e può conferire posizioni di potere che si auto perpetuano. Noi crediamo quindi che, quando l'attività politica si svolge nelle istituzioni, deve poter godere del massimo rispetto ma deve anche essere sottoposta a stringenti forme di rendiconto, oltre che ad un periodico ricambio. Per questo nel nostro partito la partecipazione al vita interna, l'assunzione delle candidature e degli incarichi, così come le nomine di competenza politica in enti ed istituzioni pubbliche saranno regolate da un rigoroso codice deontologico e da norme statutarie che, ad ogni livello organizzativo e in ogni ambito istituzionale, stabiliscano un limite al rinnovo dei mandati. Siamo ben consapevoli che dando vita al Partito democratico realizziamo un cambiamento di portata storica. Abbattiamo definitivamente i muri ideologici del Novecento e cominciamo a costruire ponti, tra culture politiche e settori della società italiana, tra i generi e le generazioni. Di fronte a sfide così impegnative, tutte le tradizionali famiglie politiche del centrosinistra europeo faticano a trovare, da sole, risposte adeguate. Solo da una comune ricerca può nascere quel pensiero nuovo di cui abbiamo bisogno per capire e governare i grandi cambiamenti nei quali siamo immersi. È per questo che vogliamo costruire un partito nuovo, di donne e di uomini, che superi definitivamente le barriere ideologiche che nel secolo scorso hanno diviso le forze riformatrici e aiuti l'Italia a guardare con fiducia al secolo che è appena iniziato. Con il Partito democratico intendiamo portare a compimento un percorso iniziato da più di dieci anni, con la feconda intuizione dell'Ulivo. Vogliamo anche contribuire a rinnovare la politica europea, dando vita, con il Pse e le altre componenti riformiste, ad un nuovo vasto campo di forze, che colmi la carenza di indirizzo politico sulla scena continentale. E intendiamo concorrere a costruire nel mondo una nuova alleanza tra tutti quelli che vogliono fare della globalizzazione una opportunità per molti piuttosto che l'occasione per rafforzare il potere e la ricchezza di pochi. Ci impegniamo: a lavorare con passione per costruire un partito di popolo, radicato e diffuso sul territorio capace di rendere partecipati e condivisi i processi di riforma. Un partito che riconosca e rispetti il pluralismo delle posizioni che maturano al suo interno ma che rimanga sempre capace di identificare una linea programmatica comune e di portarla avanti in maniera coesa e coerente nelle istituzioni. A costruire un partito che, sin dalla sua fase fondativa, sia aperto alla partecipazione di una larga platea di cittadini, ed affidi al loro voto, diretto e segreto, la scelta della leadership. A costruire un partito a rete, che preveda molteplici opportunità di adesione e di impegno, che assuma le differenze di genere, di ispirazione culturale, di interesse sociale e professionale. Apriamo strade nuove per il futuro del nostro Paese”.
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