Edilizia e Prg, rischio speculazione
MOLFETTA – 4.3.2002
L’edilizia è sempre un argomento caldo. Anche il consiglio comunale si infiamma per questo problema e soprattutto quando si parla di Prg e possibili rischi di speculazione. Questo l’argomento all’ordine del giorno: "Verifica qualità e quantità delle aree da destinarsi a residenze a zona Pip, e determinazione del prezzo di cessione di aree e fabbricati".
L'ing. Giuseppe Parisi, dirigente Settore Territorio del Comune, presenta la relazione allegata al provvedimento. "Il costo delle aree si aggirerà intorno alle 65000 al mq - dichiara - a cui si aggiungeranno gli oneri di urbanizzazione che al momento, sulla base delle tabelle parametriche, sono fissati a 40 euro al mq".
Si entra dunque nel vivo delle dinamiche che precederanno le mai così attese gru: a quale prezzo avverranno cessioni ed espropri, quanto privati e Comune guadagneranno dall'attuazione dal Piano regolatore. Dinamiche molto delicate, soprattutto a Molfetta, dove il passato è anche speculazione, rialzi immotivati e iniqui degli immobili, mazzette rilasciate sotto ricatto ai costruttori.
"I comparti 10, 11, 12, 13 - è intervenuto Nino Sallustio, consigliere dei Democratici - non ricadono né nella 167 (approvata recentemente, ndr), né nel piano ex art. 51. Una situazione che rende vita facile alle quelle cooperative che, avanzando diritto di prelazione, innescano pericolosi processi di speculazione. Forse l'amministrazione sta coprendo simili storture?".
"Non mi sono ancora occupato della questione", ha risposto l'assessore all’Urbanistica Uva, aggiungendo che "ovviamente se un privato farà richiesta di edificare nei comparti 10, 11, 12 e 13 il Comune non potrà dire di no, fatto salvo l'obbligo di infrastrutturare le aree". E sui tempi rapidi previsti dall'amministrazione per la realizzazione del Prg (tutti i comparti avviati entro quest'anno), l'opposizione ha rilanciato: "E' un'ipotesi del tutto inverosimile". In linea con il governo nazionale. Promesse al vento e i prezzi delle case continuano a salire, ma di gru nemmeno l’ombra.