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Ecco le novità del Rosatellum
15 febbraio 2018

Tra poche settimane saremo chiamati a rinnovare il Parlamento adottando la nuova legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum”, approvato definitivamente lo scorso 26 ottobre. Si voterà solo domenica 4 marzo, recandosi al proprio seggio elettorale muniti di documento di riconoscimento (carta d’identità o patente di guida) e tessera elettorale. Potranno esprimere il proprio voto per la Camera coloro che hanno compiuto 18 anni, mentre per votare i candidati al Senato sarà necessario aver compiuto 25 anni. La Puglia esprimerà 42 deputati, di cui 16 nei collegi uninominali e 26 in quelli proporzionali e 20 senatori, di cui 8 nei collegi uninominali e 12 in quelli proporzionali. Gli elettori, infatti, dovranno scegliere i propri rappresentati attraverso un meccanismo elettorale misto: il 36% dei seggi (un terzo) sarà indicato con metodo maggioritario (collegi uninominali) e il 64 % con metodo proporzionale (collegi plurinominali). In totale saranno eletti 630 deputati (di cui 232 in collegi uninominali, 386 in collegi plurinominali e 12 nella circoscrizione Estero) e 315 senatori (di cui 109 nei collegi uninominali, 200 in quelli plurinominali e 6 nella circoscrizione Estero). Gli elettori riceveranno due schede elettorali: una per la Camera (scheda rosa), l’altra per il Senato (scheda gialla). Per quanto riguarda il collegio uninominale maggioritario, sotto il nome e il cognome di ogni candidato alla carica di deputato o di senatore saranno indicate le liste a lui collegate. Su ognuna delle due schede l’elettore indicherà la sua preferenza sia per la parte proporzionale che per quella maggioritaria. La più importante novità è rappresentata dal fatto che ogni scheda è dotata di un apposito tagliando antifrode rimovibile, dotato di un codice progressivo alfanumerico generato in serie. Dopo che l’elettore avrà votato ed avrà restituito la scheda, debitamente piegata al presidente del seggio, il tagliando sarà staccato e conservato dagli scrutatori, che dovranno controllare se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore e solo dopo aver superato tale controllo la scheda sarà inserita nell’urna. Sono previste candidature multiple: un candidato può presentarsi in un solo collegio uninominale o in uno o più collegi plurinominali (massimo 5) oppure sia in un collegio uninominale sia in collegi plurinominali (sempre massimo 5). Se il candidato viene eletto sia in un collegio uninominale sia in uno o più collegi plurinominali andrà ad occupare il seggio del sistema maggioritario. Se vince invece in diversi collegi della parte proporzionale otterrà il seggio corrispondente al collegio in cui la sua lista ha ottenuto la percentuale di consensi più bassa. Anche con la nuova legge restano le liste bloccate: gli elettori non possono esprimere una preferenza. Accanto ad ogni simbolo, infatti, troveranno un breve elenco di candidati (da 2 a 4) che saranno eventualmente eletti nell’ordine. Previste le quote di genere (le cosiddette “quote rosa”) sia nei collegi uninominali a livello nazionale sia in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato nella posizione di capolista in misura superiore al 60% e, all’interno della lista proporzionale, i candidati devono essere collocati secondo un ordine alternato uomo-donna o donna- uomo. L’elettore può, dunque, esprimere il proprio voto tracciando un segno sul simbolo della lista (in questo modo la preferenza si trasferisce anche al candidato nel collegio uninominale sostenuto dalla lista votata) o tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale. In questo secondo caso il voto si trasferisce anche alla lista se il candidato è sostenuto da una sola lista. Se invece il candidato è sostenuto da una coalizione il voto viene distribuito tra le liste che lo sostengono proporzionalmente ai risultati in quella circoscrizione. Non è consentito il voto disgiunto (un segno su un candidato e uno su una lista che ne sostiene un altro). A contendersi i voti molfettesi 11 candidati al Senato nel collegio uninominale 01, in cui rientra la nostra città con Acquaviva, Altamura, Binetto, Bitetto, Cassano delle Murge, Corato, Giovinazzo, Gravina, Grumo Appula, Palo del Colle, Poggiorsini, Ruvo, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Terlizzi, Toritto e Turi. A supportarli 17 liste con 68 candidati, nel collegio plurinominale 02. Per quanto riguarda la Camera, Molfetta, con Corato, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi, nel rientra nel collegio uninominale 01, che vede contrapposti 10 candidati, supportati da 16 liste e 64 candidati nel collegio plurinominale 03. I.d.P. © Riproduzione riservata

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