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E i bidoni della raccolta differenziata a Molfetta? Lettera di denuncia a Quindici Nessun bidone per la differenziata: la lamentela di un cittadino. Malcostume: stendibiancheria di fronte a casa per strada per il posto auto. Maggiore controllo delle Forze dell'Ordine
07 gennaio 2013

MOLFETTA - Una macchietta tragicomica in salsa molfettese in via Madonna dei Martiri. Un residente della zona, in una lettera inviata a Quindici, lamenta l’assenza dei bidoni per la raccolta differenziata tra via Madonna dei Martiri e via san Carlo (foto), ricordando che il bidoncino blu (quello per il vetro) sia scomparso durante le piogge estive senza essere più ricollocato. Allo stesso tempo, secondo il residente, per poter realizzare la raccolta differenziata sarebbe opportuno che fossero posizionati i bidoni per la carta e la plastica, oggi assenti.

«Non sarà per caso che, per esempio, mettendo altri bidoni, togliamo il posto a quello che vende i frutti di mare o il posto all'ambulante dei carciofi?», la congrua domanda del residente. Probabilmente, i bidoni presenti a distanza dovrebbero asservire tutta la zona o forse non è possibile acquistare nuovi bidoni per la raccolta differenziata perché mancano gli stanziamenti necessari.

Lo stesso residente si chiede come sarà possibile implementare maggiormente le percentuali di raccolta differenziata se a Molfetta è questo l’andazzo. Infatti, da settembre a novembre è stato registrato un aumento della percentuale nella raccolta differenziata dal 29,65% di agosto al 32,89% di novembre, con un media del 30,48%, di quasi due punti inferiore al 2011.

La lettera denuncia anche un dei tanti malcostumi diffusi a Molfetta: quello di posizionare di fronte alla propria abitazione a piano terra gli stendibiancheria per occupare il posto auto. Perciò, il residente chiede maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine locali, anche perché si potrebbe ravvisare una occupazione di suolo pubblico.

 

Di seguito, riportiamo la lettera inviata a Quindici.

 

«Carissima Redazioni di Quindici,

con l'avvento del nuovo anno è tempo anche di riproporre due nuove richieste.

A seguito delle brevi, ma intense piogge di fine estate, un bidone blu per la differenziata fu portato via dall'acqua piovana finendo non si sa dove. Adesso forse è giunto il momento di richiedere alla nostra amministrazione perché gli abitanti di questa zona, via San Carlo e Via Madonna dei Martiri non possono fare la raccolta  differenziata.  I bidoni per la raccolta più vicini sono a parecchie centinaia di metri da questa zona (e non ci sono tutti).

Se a qualcuno dei residenti di queste vie gli verrebbe in mente di iniziare a farla, di
certo non arriverebbe con il sacchetto sano e raggiungere le attuali postazioni. Adesso è palese il fatto che questa zona non sta molto simpatica a qualcuno dei  nostri amministratori, ma è pur vero che ci sono servizi per cui molti cittadini pagano e vogliono fruire.

Adesso in giro ci sono una sfilza di bidoni per qualsiasi raccolta, noi qui abbiamo solo quello della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Adesso il suo piccolo bidoncino blu, quello per la raccolta del vetro, gli è stato strappato dalla strada che per un giorno si trasformò in un fiume in piena.

Adesso povero è solo.

Cosa bisogna fare per riavere il nostro caro bidoncino per la raccolta del vetro? Chiediamo troppo se anche noi vorremmo tentare e provare a fare la differenziata della plastica o carta? La zona lo permette, o non siamo degni nemmeno di questi altri servizi?

Non sarà per caso che, per esempio, mettendo altri bidoni, togliamo il posto a quello che vende i frutti di mare o il posto all'ambulante dei carciofi?

Inoltre, chiediamo un controllo più mirato, che qualcuno possa almeno una volta (al mese) farsi un giretto per le traverse tipo via san Gioacchino dove un paio  di famiglie e relativi stendi biancheria occupano il suo pubblico ogni giorno. Almeno 50metri di strada per occuparsi il posto auto. Vizio diffuso lungo tutta la via, dall'inizio alla fine come se fosse un mega garage.

Magari un vigile urbano potrebbe far capire a questa gente che la via è pubblica e che quello che loro perpetrano ogni giorno si chiama occupazione di suolo pubblico.

Non possiamo assistere ancor oggi a questi atti di presunzione e maleducazione solo per mantenere il posteggio dell'auto subito fuori la porta di casa al piano terra.
Grazie a chi ci aiuterà a rieducare civicamente e pazientemente una zona che ne ha davvero bisogno. Grazie ancora.

Un residente».

 

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