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Dopo primarie. Le condizioni dei movimenti di Vito Copertino
20 dicembre 2005

MOLFETTA 20.12.2005 Continuano le prese di posizione dopo le primarie del centro sinistra. Sono passate due settimane dalla consultazione che avrebbe dovuto designare in maniera inequivocabile e partecipata il candidato sindaco di questo schieramento, eppure regna ancora grande confusione, al punto che riesce difficile comprendere cosa accadrà nel prossimo futuro ed in quale maniera i partiti dell'Unione e le formazioni politiche ad essa affini potranno dare risposte chiare, ai loro elettori in generale ed, in particolare, ai quei semila che il 4 dicembre si sono recati fiduciosi alle urne. Già nei giorni scorsi Quindici on line ha registrato le dichiarazioni di Vito Copertino, arriva ora un manifesto a firma dei movimenti che lo hanno sostenuto nella candidatura alle primarie: Laboratorio di città partecipata, Madre Terra, Movimento del Buon Governo e Passioni di sinistra. “L'ampia partecipazione popolare alle primarie del centrosinistra testimonia la grande voglia di cambiamento dei cittadini molfettesi. Sebbene turbato da anomale presenze della destra, riconosciamo lealmente il risultato della consultazione che ha indicato in Di Gioia il candidato sindaco”. Fin qui il testo appare inequivocabile, Di Gioia è il candidato e si va, quindi, avanti. Andando oltre, però, si legge: “ È tuttavia chiaro il significato politico del voto di 894 elettori del centrosinistra che hanno riconosciuto in Vito Copertino una prospettiva di forte alternativa. Ora bisogna prendere atto che il 60% degli elettori alle primarie non ha votato per Di Gioia ed è altissimo il rischio che molti di loro non lo votino nemmeno alle elezioni di primavera, non riconoscendolo capace di interpretare l'aspettativa di cambiamento. Il candidato sindaco deve avere la responsabilità di non trascurare che, per vincere, occorre conquistare la fiducia dell'intero popolo di centrosinistra”. Una valutazione forte della maniera in cui le primarie si sono svolte e del loro risultato, che termina con quella che sembra una precisa condizione posta al candidato sindaco Lillino di Gioia: “ La sfida al centrodestra e al ceto politico corrotto, che ha irriso la partecipazione democratica, si vince con un programma di governo basato su scelte urbanistiche di sicura svolta, sulla tutela della nostra campagna, del mare e delle coste, su politiche culturali capaci di esprimere storia e valori della città, su una socialità ed un'accoglienza che esaltino il volto plurale e solidale della comunità molfettese. Con progetti e investimenti destinati ad incentivare l'occupazione e tutelare il lavoro”. Lella Salvemini
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