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Dopo la scarcerazione, Pino Amato torna in consiglio comunale a Molfetta “Continuerò a fare il mio dovere nel segno della massima trasparenza e correttezza”
19 marzo 2007

MOLFETTA - Ha scelto un rientro di basso profilo il consigliere dei Popolari per Molfetta, Pino Amato (nella foto), riammesso oggi in Consiglio Comunale, dopo la sospensione seguita agli arresti domiciliari con l'accusa voto di scambio e concussione. Nessuna conferenza stampa, come pure si era vociferato, nessuna dichiarazione ufficiale nella sala Carnicella. Al primo punto all'ordine del giorno della seduta consigliare di oggi proprio la “presa d'atto cessazione della supplenza di un Consigliere Comunale”. Il vicepresidente del Consiglio Comunale, Francesco Armenio, ha dato lettura di una nota della Prefettura di Bari per cui, revocati gli arresti domiciliari, son venute meno ope legis le condizioni per la revoca del ruolo di consigliere comunale, chiamandolo, quindi, qualora presente a rientrare. Il consigliere Amato, però, ha preferito comparire solo dopo, a discussione avviata su uno dei punti successivi all'ordine del giorno, andandosi a sedere al suo solito posto ad una delle estremità dell'emiciclo, come se si fosse allontanato giusto cinque minuti prima per un caffé, limitandosi a stringere la mano al sindaco Antonio Azzollini. Se n'è stato poi tranquillo, scorrendo carte, scambiando qualche battuta con il consigliere Mangiarano, leggendo, quando gli è toccato, il verbale della IV Commissione, ostentando una imperturbabilità apparsa più che altro di facciata. Pino Amato è intervenuto solo in conclusione del dibattito su "Filippetto" facendo la dichiarazione di voto per la Federazione di Centro composta da Udc e Italia di Mezzo (suo partito di appartenenza) a sostegno della scelta operata dall'amministrazione. Che il ritorno nella sala Carnicella non sia stato un momento come un altro lo fanno capire le sue stesse parole. “Rientro in Consiglio Comunale con l'emozione della prima volta - ha dichiarato Pino Amato a Quindici on line -. Questa vicenda mi ha profondamente segnato, ma torno ad occupare il seggio che ho conseguito in maniera democratica, grazie al sostegno di tanti cittadini”. Per concludere: “Continuerò a fare il mio dovere nel segno della massima trasparenza e correttezza, così come ho sempre fatto”.
Autore: Lella Salvemini
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