Domani presentazione del convegno "Doppio senso" per i vent'anni dell'editrice la meridiana
MOLFETTA - La casa editrice “la meridiana” compie vent'anni e in vista di un grande convegno nazionale in programma a fine novembre chiama a raccolta presidi, docenti e studenti delle scuole di Molfetta e dintorni. Domani, martedì 2 ottobre alle 17, infatti, la casa editrice ha organizzato nella sua sede in via Di Vittorio, 7 una presentazione del convegno con la partecipazione di Enrico Euli, ricercatore all'Università di Cagliari (dove insegna Metodologie e tecniche del gioco, del lavoro di gruppo e dell'animazione) e autore per la meridiana di un libro sulla pedagogia del cambiamento: Casca il mondo! Giocare con la catastrofe.
In particolare, l'incontro ddi domani rappresenta l'occasione per una “Call for papers”, una richiesta di contributi: docenti, educatori e operatori sociali sono invitati a socializzare esperienze d'intervento o di sperimentazione di pratiche educative e culturali che, per tempi, metodi o altre caratteristiche, risultino innovative e originali. Per questo, entro il 10 ottobre, si potranno proporre laboratori su tematiche che vanno dalla comunicazione alla convivialità, dalla famiglia alla negoziazione, da realizzare nel corso del convegno promosso dalla casa editrice per il 23 e 24 novembre, dal titolo Doppio senso. Relazioni finite. Educare al cambiamento.
“L'idea - spiega Elvira Zaccagnino, presidente della casa editrice - è di coinvolgere attivamente gli studenti nel convegno, offrendo alle scuole la possibilità di assistere ad alcuni momenti tramite collegamento web e di usufruire dei laboratori direttamente nelle proprie aule”.
I laboratori del convegno "Doppio senso" vogliono essere una finestra aperta che intende mettere in circolo esperienze, competenze, abilità, metodi attraverso diverse modalità di presentazione.
“La scuola – continua Elvira Zaccagnino - ha un ruolo fondamentale nel momento di cambiamento che stiamo vivendo. Dire che non funziona non serve a nulla. Se è in difficoltà e in crisi, questo accade perchè è il ruolo dell'insegnante nella sua funzione educativa ad essere cambiato. Educare al cambiamento significa ripartire dagli insegnanti fornendo loro le chiavi di lettura, gli strumenti per vivere questo passaggio”.
Per Zaccagnino, infine, “immaginare come saranno i legami che le relazioni costruiscono in uno spazio finito e non più infinito, in un confine limitato e non più illimitato, appare un esercizio forse visionario ma necessario”.
Per informazioni: ufficiostampa@lameridiana.it; tel 080.397.19.45; 335.255.240
Sul sito internet www.lameridiana.it il programma del convegno e le proposte già arrivate di laboratori.