Disfunzioni alla Festa patronale di Molfetta: Rifondazione pone otto interrogativi all'amministrazione Minervini
MOLFETTA - Sulle celebrazioni della festa patronale nel quartiere Madonna dei Martiri a Molfetta Rifondazione Comunista e Compagni di strada pongono otto interrogativi (alcuni dei quali già trattati da “Quindici” nei giorni scorsi) all’amministrazione di destracentro di Tommaso Minervini:
«1 - Perché non è stato possibile istituire un presidio di Polizia locale durante le celebrazioni della festa patronale nel quartiere Madonna dei Martiri, a partire dal 29 agosto - quando inizia la novena - e non solo dal 7 settembre?
2 - Perché non sono previsti bagni chimici dal 29 agosto e l'apertura serale dei servizi igienici del Mercato "ex-mattatoio" o della villetta dei Crociati (chiusa da mesi)?
3 - Perché l'installazione delle luminarie ha "saltato" il viale dei Crociati?
4 - Perché dal 29 agosto alla fine delle celebrazioni i residenti del quartiere devono sopportare ogni disagio, senza prevedere per loro facilitazioni di accesso e parcheggio alle abitazioni?
5 - È previsto per il 7, 8 e 9 il rispetto delle zone di fuga pedonali dello spartitraffico in viale dei Crociati e il divieto di parcheggio nella prosecuzione di viale dei Crociati all'altezza della Secca dei Pali?
6 - È previsto il divieto assoluto di parcheggio su via Mininni?
7 - È previsto il potenziamento del sistema di raccolta dei rifiuti con bidoni aggiuntivi (come per il Lungomare) e divieto di vendita di bevande in bottiglia?
8 - È possibile evitare nei tre giorni della festa patronale il posizionamento di mezzi pesanti sui marciapiedi del viale dei Crociati per evitare danni strutturali agli stessi e alle condotte fognarie?
Si tratta di una serie di questioni che ha già posto da tempo il Comitato di quartiere Madonna dei Martiri, senza ricevere ad oggi né risposta ma soprattutto nessun ascolto da parte dell'amministrazione comunale.
Per questo motivo intendiamo rilanciare gli interrogativi, auspicando la disponibilità delle Istituzioni nei confronti di tutti i comitati di quartiere senza distinzione alcuna».