MOLFETTA - I tagli alla sanità e le conseguenze che subirà l’ospedale di Molfetta rischiano, tra l’altro, di creare seri problemi al servizio svolto dal Pronto soccorso del Presidio ospedaliero di Molfetta. Per questo motivo, il prof. Vitangelo Solimini, coordinatore del gruppo Cittadinanzattiva, ha inviato all’assessore regionale alla Sanità, Ettore Attolini, al direttore generale ASL, Domenico Colasanto, e all'assessore regionale alla Mobilita, Guglielmo Minervini, una lettera in cui si sollecita un provvedimento straordinario per mantenere almeno un primario.
Di seguito, la lettera che il prof. Solimini a inviato a Quindici.
«Premesso che questo T.D.M. - Cittadinanzattiva non si è mai battuto per l'Ospedale sotto casa né difeso privilegi di sorta. Vogliamo però mettere a fuoco il servizio svolto dal Pronto Soccorso di Molfetta, con centomila anime da seguire che, rischia di rimanere senza una guida, costante e presente, in un prossimo futuro. Noi che viviamo nell'Ospedale conosciamo il Pronto Soccorso ed il lavoro che assolve. Esso si colloca tra le grandi arterie statali ed è raggiungibile senza attraversare alcuna città. Per questo, tutti i soccorritori, preferiscono dirottare i feriti a Molfetta, per la sua felice posizione non disgiunta dalla efficienza del servizio. Parte di questo successo va anche attribuito alla presenza di un organizzatore. Non vogliamo discutere le scelte fatte ne fare del campanilismo becero, vogliamo che si valutasse la necessità di mantenere in loco un primario. Il costo della operazione non certo inciderà sul bilancio. Certi della presa in considerazione di codesta istanza, porgiamo deferenti ossequi.
Prof. Vitangelo Solimini
Coordinatore di Cittadinanzattiva»
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