MOLFETTA - Ventinove aprile ore 21.59 Corso Dante. L'ex assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo, Leo Binetti (quello che ha come programma la grande idea del cimitero dei cani), candidati della lista Molfetta Futura, e Antonello Pisani (il trombato sconosciuto che ci riprova) candidato della lista Siamo Molfetta, che appoggiando il candidato sindaco di centrodestra Ninnì Camporeale, fermano il traffico e i mezzi che stanno asfaltando la strada per il giro d'Italia, per scattare la foto ricordo con i lavoratori da pubblicare su Facebook.
Effettivamente perché pubblicare la solita foto elettorale con il Duomo o con le chiese e i monumenti, se i turisti nella nostra città quando arrivano li trovano chiusi. Immortaliamo una cosa eccezionale: l'asfalto delle strade. Solo a Molfetta quella che dovrebbe essere l'ordinaria amministrazione diventa uno strumento di propaganda, guarda caso il piano strade, per anni annunciato, è partito pochi mesi dal voto e ora è arrivato lungo corso Dante e via Giovinazzo perché oggi passa il “Giro d'Italia” e gli organizzatori non ammettono buche! Ma gli ex amministratori e i neo candidati del centrodestra colgono l'occasione per attribuirsi anche questa bitumazione, fatta solo per il giro d'Italia!
Se poi l'ex assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo fosse stato così solerte nei sopralluoghi sulle opere pubbliche della città in passato, forse si sarebbe accorto che casualmente il manto di asfalto nei quartieri di espansione finiva giusto davanti alla villa di un altro ex assessore Giacomo Spadavecchia (come “Quindici” ha denunciato e fotografato a suo tempo), guarda caso candidato nella stessa lista. Dobbiamo continuare con questa Molfetta futura?
P. S. Quante volte avete detto: per strada i vigili urbani non si vedono mai? Forse la campagna elettorale potrebbe spiegare anche questo. Accosciato con il candidato sindaco Ninnì Camporeale il maresciallo della Polizia Municipale di Molfetta De Robertis. È opportuna cotanta plateale manifestazione di “partigianeria politica”? Certo è lecita, ma se chi gestisce l'ordine pubblico in queste fasi delicate della campagna elettorale si schiera, poi chi vigila con imparzialità?
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