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Di Gioia punta ad unire tutto il centro sinistra Intesa raggiunta con Rosa nel pugno, Città per tutti e Molfetta che vogliamo
06 giugno 2006

MOLFETTA - Ha convocato la stampa Lillino di Gioia (nella foto), candidato sindaco del centro sinistra, quando manca ormai meno di una settimana al ballottaggio che lo vede contrapposto ad Antonio Azzollini per la carica di sindaco della città. Lo ha fatto per ringraziare i cittadini che, sia pure “per una manciata di voti” - lo riconosce anche lui - gli hanno permesso di passare al secondo turno, e la coalizione che l'ha sostenuto, anche per attaccare il suo antagonista, ma soprattutto per lanciare un appello a quegli elettori di centro sinistra che il 28 e 29 maggio non lo hanno scelto e che spera possano farlo ora. Non è un mistero che in questi giorni Di Gioia e i partiti della sua coalizione abbiano avviato contatti con le liste che hanno sostenuto Tommaso Minervini e con lo stesso ex sindaco, vi sono già state dichiarazioni a proposito di cui abbiamo scritto puntualmente. Lillino di Gioia ha ricapitolato quanto accaduto, la richiesta di apparentamento ufficiale, respinta perché così si sarebbe impoverita la presenza del centro sinistra in Consiglio Comunale e rafforzata quella del centro destra per numero di rappresentanti eletti. Partendo, però, da ancor prima, cioè da quella che ha definito la “novità” di Tommaso Minervini che, rompendo con la maggioranza dell'appena passato quinquennio amministrativo, “ha creato a livello locale un panorama nuovo e fatto sì che il centro destra non avesse i risultati sperati”. Ora, per Lillino di Gioia “l'esigenza primaria è quella di mettere assieme tutto il centro sinistra”, un obiettivo talmente importante da “non permetterci di farci condizionare da differenze che, nonostante abbiano pesato in campagna elettorale, dobbiamo ormai lasciarci alle spalle”. È sceso, come tutti si attendevano, ancor più nello specifico e dichiarato che, escluso il Pri, che a livello nazionale si riconosce nel centro destra, intese sono state stabilite con la Rosa nel pugno, Città per tutti, Psdi e Molfetta che vogliamo, intese che prevedono una riconoscimento di queste forze politiche a livello di gestione amministrativa e tutti i presenti, della stampa e non, hanno capito subito che si trattava di assessorati o di altri incarichi nelle società di proprietà comunale, senza che però siano stati forniti ulteriori particolari sui numeri o sui nomi. Di Gioia ha anche aggiunto che è in atto un confronto con i Socialisti Autonomisti, a livello regionale con il centro sinistra. In quanto a Tomaso Minervini ed al ruolo che potrebbe avere nella nuova situazione che si va determinando, nulla di preciso, solo riconoscimento che possa essere la sua “un'energia” da far rientrare in questo progetto. Ricerca di dialogo anche con il Liberatorio di Matteo d'Ingeo e con l'elettorato di questo candidato sindaco e della lista che lo ha sostenuto, con obiettivo di fondo quello di battere il centro destra. Nella parte conclusiva della sua lunga introduzione alla conferenza stampa Di Gioia ha ribadito quelli che restano i principali punti programmatici della sua coalizione, con una novità rispetto a temi evidenziati negli incontri pubblici della campagna elettorale: togliere l'aumento dell'Ici programmato dal commissario prefettizio e la nuova tassa d'ingresso per gli operatori del mercato ortofrutticolo all'ingrosso e rivedere il pagamento dell'importo per il diritto di superficie. Come ultima curiosità, quella della presenza all'incontro di Tomaso Lioce, vecchio amico di Minervini, di Nicola Piergiovanni, consigliere eletto della Rosa nel pugno e, a sorpresa, anche di Saverio Tammacco e di Giuseppe de Candia, della lista I socialisti, a quanto pare non attesi, forse venuti a vedere dove possono spuntare di più al mercato del ballottaggio.
Autore: Lella Salvemini
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