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Di Gioia presenta coalizione, liste ed un pezzo della futura squadra
03 maggio 2006

MOLFETTA 3.05.2006 Un candidato sindaco, Lillino di Gioia, una coalizione, centro sinistra doc, omologa a livello cittadino de L'Unione che, vincitrice delle elezioni politiche si appresta a governare l'Italia, undici liste che lo sostengono - DL – La Margherita, Democratici di Sinistra, Rifondazione Comunista, Udeur, Il Riscatto della Città, Repubblicani Europei, Verdi, Italia dei Valori, Movimento del Buon Governo-Città partecipata, Comunisti Italiani e Ambientalisti– ed anche un pezzo di futura squadra. Tutto quanto presentato ieri sera in una conferenza stampa che ha di fatto dato ufficialmente avvio alla campagna elettorale del centro sinistra in vista delle elezioni amministrative del prossimo 28 e 29 maggio. Lillino di Gioia, attorniato dai rappresentanti politici delle liste che lo sostengono (nella foto), ha illustrato il suo progetto per una “città bella da vivere” - sarà questo lo slogan che accompagnerà la sua campagna di comunicazione - attaccando contestualmente i suoi contendenti. L'ex sindaco Tommaso Minervini, responsabile di un vero e proprio “fallimento amministrativo”, reduce da cinque anni in cui le scelte di governo sono state non discusse politicamente e nelle sedi istituzionali, ma patteggiate fra portatori di interessi vari, fino all'esplosione interna per cui gli ex alleati si presentano ora, alle elezioni, “l'un contro l'altro armati”, ha sostenuto Lillino di Gioia. Tommaso Minervini, voglioso di potere e campione di trasformismo: “Prima vicesindaco di un amministrazione di centro sinistra, poi sindaco di centro destra, di cui si ricorda ancora la manifestazione accanto a Fini, alle ultime politiche passato anche per la Lega ed oggi aggregante un fantomatico polo socialista, che non esiste, che è solo un pateracchio”. Per quanto riguarda Antonio Azzollini, Di Gioia ha ripreso un giudizio più volte espresso, i molfettesi non potranno accettare che una sola persona concentri nelle sue mani il potere economico, amministrativo, politico e non si meritano un sindaco del week end, quando per di più il Comune chiude, conludendo: “Azzollini deve onorare il voto dei molfettesi e svolgere il suo ruolo di senatore della Repubblica in Parlamento”. Lillino di Gioia ha poi esposto sinteticamente i punti di forza del suo programma amministrativo, ribadendo che occorre dare slancio a Molfetta che “non può essere una città che faccia della mediocrità il suo emblema”, ritornando poi ai connotati politici della sua coalizione “riformista, con grandi risorse, capace di segnare un forte discontinuità nel merito e nel metodo con gli ultimi cinque anni”, in cui la sinistra ha un ruolo importante, senza alcun timore di voto disgiunto. Una coalizione da cui Lillino di Gioia, sollecitato da una precisa domanda posta da Quindici on line, ha rivelato di voler attingere, tenendo conto della rappresentatività delle singole forze, per la composizione della squadra, composta quindi da politici e non da tecnici, di cui si è anche spinto a proporre due possibili nomi, Mino Salvemini, segretario dei Ds, e Nino Sallustio, della Margherita, per la sua attività all'opposizione in questi cinque anni. In quanto a quello che potrebbe accadere al ballottaggio, Di Gioia ha affermato che eventualmente non vi saranno apparentamenti, diversamente sarà se “ci saranno consensi al programma e al Codice etico”. Per ora si pensa alla campagna elettorale che, per quanto riguarda la coalizione di centro sinistra, vedrà il suo battesimo pubblico la prossima domenica 7 maggio, a Piazza Paradiso, dove dalle ore 19 si daranno appuntamento Nichi Vendola, presidente della Regione, Enzo Divella, presidente della Provincia, Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza, testimonial di un centro sinistra che governa per Lillino di Gioia, che il centro sinistra vorrebbe portarlo anche al Palazzo di Città. Lella Salvemini
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