MOLFETTA - È ormai un leit motiv. Numerose sono le segnalazioni inviate a Quindici per denunciare il degrado e l’abbandono di alcune aree a verde di Molfetta. Piazze riqualificate e poi lasciate all’incuria, con l’ennesimo spreco di soldi pubblici. Responsabilità dei cittadini che non hanno cura e rispetto della città, ma anche degli uffici comunali e delle municipalizzate che, lasciando la città sporca e curando poco l’arredo urbano, incentivano questo tipo di comportamenti.
Questa volta, alcuni lettori hanno segnalato l’abbandono della villetta di via Achille Salvucci (dove almeno è stata tagliata recentemente l’erba), soprattutto per alcune mattonelle scomposte, una fontana ormai assetata e panchine sfasciate (foto), frequentata anche da bambini e anziani della zona, e piazza Primo Maggio, disseminata di carte e bottiglie e spesso usata come campo di calcio il pomeriggio o la sera.
Necessaria una programmazione comunale di tutela e pulizia di quelle aree (ad esempio, piazza Primo Maggio è stata risistemata da poco) che dovrebbero essere sempre fruibili per i cittadini. Per non parlare di altre aree a verde, come il Parco di Rione Paradiso, emblema dello spreco dissennato di soldi pubblici a Molfetta (ancora non si sa quando aprirà e se è stato trovato un gestore) e quello di via Mommoni nel centro antico, la cui imminente apertura era stata annunciata in pompa magna da un comunicato del Comune di Molfetta già a febbraio. Mera propaganda politica: il parco è ancora chiuso, per altro abbandonato, e potrebbe restare l’ennesima isola nel deserto. A quanto pare, nemmeno in questo caso sarebbe stato individuato un gestore. Riqualificazione delle piazze e delle aree a verde, investimento (e spreco) di risorse pubbliche, è ormai un habitué di Molfetta.
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