Dalla Regione 43 milioni di euro in sostegno dei giovani per le nuove imprese
Il bando si chiama Start up, tra i destinatari i giovani di “Bollenti spiriti” e per Molfetta l'aiuto è esteso anche alle imprese commerciali
MOLFETTA - Investire nei giovani rappresenta la vera misura anticrisi della Puglia. Lo ha confermato anche la scelta dell'assessorato allo Sviluppo Economico con un'iniezione di fondi pubblici pari a 43milioni di euro. Il bando si chiama: Avviso per il “Sostegno allo start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”, è uscito in questi giorni e chiama direttamente in causa i giovani e gli altri soggetti deboli del mercato del lavoro.
Tra i destinatari del bando ci sono “giovani tra i 18 e i 25 anni di età; persone tra i 26 e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; donne di età superiore a 18 anni; soggetti al massimo trentacinquenni che nell'ultimo biennio dalla data di presentazione della domanda abbiano completato percorsi formativi coerenti con l'attività da intraprendere, finanziati o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale”. In questa categoria possono rientrare i giovani che con "bollenti spiriti" hanno beneficiato delle borse di studio del contratto etico e di ritorno al futuro.
“E' l'ultima azione delle misure anticrisi messe in campo dalla Regione Puglia con notevole rapidità – spiega l'assessore alle politiche giovanili Guglielmo Minervini che ha presentato assieme al presidente Vendola e al collega Losappio la nuova misura -. I giovani bollenti spiriti finiscono tra i principali destinatari del nuovo bando sullo start up. Così si concretizza un'altra opportunità, o meglio un'altra sfida per coloro che vogliano attivarsi in un impegno molto più ardito, complesso, esigente di quelli che finora abbiamo lanciato. Un altro strumento per accompagnare coloro che sono pronti al salto nella dimensione dell'auto-impresa e che hanno maturato la scelta di investire professionalmente su se stessi”.
Per ogni microazienda, infatti, sono messi a disposizione, a fronte di un coinvestimento degli aspiranti giovani imprenditori, fino a 400mila euro. Di tale somma 150mila euro potranno essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250mila per i costi di funzionamento dell'impresa stessa (stipendi, affitti, leasing, bollette...). Il tutto per tre anni di esercizio.
I settori che potrebbero ricevere gli aiuti sono moltissimi. Dal comparto del manifatturiero e dei servizi, è escluso il turismo mentre il sostegno alle imprese commerciali è possibili solo a quelle aree confluite o che potevano confluire nelle Zone Franche urbane per situazioni di disagio. E qui c'è l'altra grande opportunità per i giovani della nostra città. Il Governo infatti istituendo le “Zone Franche” ne ha riconosciute in Puglia solo tre (Foggia, Taranto ed Andria) bocciando di fatto la nostra città che pure ne aveva fatto richiesta. La Regione invece estende l'incentivo a tutte quante le “Zone Franche”, allarga le agevolazioni per questa categoria di incentivi anche in quelle non riconosciute.
Conclude Minervini: “Siamo partiti da meno tre quando abbiamo sognato l'utopia di conficcare i giovani nel cuore delle politiche regionali. E ora i giovani finiscono nel cuore delle azioni con le quali la Regione sta provando a raccogliere il guanto di sfida della crisi, rilanciando, con audacia e con coraggio, in innovazione e conoscenza. Come dire: ora ci crediamo che i giovani sono una risorsa per la Puglia. Una risorsa indispensabile per il cambiamento”.
Le domande per il bando “Start up” potranno essere presentate a partire dal 22 giugno, secondo la modalità a sportello, cioè senza una scadenza ma fino ad esaurimento fondi, con un modulo on line sul portale www.sistema.puglia.it.