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Dall'invisibile al visibile, mostra di Carmela Candido a Molfetta
06 maggio 2004

MOLFETTA – 6.5.2004 “Dall'invisibile al visibile” è il titolo della mostra antologica che l'artista Carmela Candido propone, dall'8 al 30 maggio presso” 1'Art Gallery -Studio 4” di Molfetta (inaugurazione sabato 8 maggio alle ore 19.30). Personalità estroversa e versatile, l'artista seleziona all'interno della mostra opere di vario genere, realizzate con materiali e tecniche differenti che testimoniano, con gusto e sensibilità particolari la consumata professionalità a partire dagli anni '70, e l'intensa capacità comunicativa attraverso una solida esperienza come figurinista, docente di decorazione pittorica su tessuti e artista. All'interno dell'allestimento – scrive Sandra Caradonna nella presentazione -, “le voci dell'inconscio, le sottili, invisibili trame della psiche” trovano felice espressione negli acquerelli su tessuto, realizzati attraverso distese di colore terso e brillante, vibranti di quella stessa luce del Mezzogiorno che Carmela Candido estrinseca attraverso i colori e la solarità del suo temperamento. Sono opere che irradiano la luce interiore dell'artista comunicandola al fruitore attraverso abbacinati giochi cromatici. La destrezza con la quale Carmela Candido “manipola” i tessuti la porta alla concretizzazione di particolari oggetti plastici, opere a se stanti che sembrano anch'esse uscite dall' “onirico” dell'artista. Sembrano grotte o caverne, interiora della Terra, forse alludono a un remoto passato del Mondo, ad una sterminata Preistoria. Ma potrebbero, al di là del significato scientifico o geologico far riferimento ai cunicoli esistenziali, ai meandri dell'Io.” Anche in questo caso non vi traspare nulla di minaccioso o tortuoso, queste “strane caverne” si ergono graziose come gingilli tinteggiate con colori chiari e luminosi. Se di espressione dell'onirico si può parlare è pur sempre una dimensione dell'inconscio nitida e serena. La dichiarata professionalità di Carmela Candido la porta ad utilizzare le tecniche più disparate e i materiali più vari. Fra questi oltre ai tessuti, predilige la creta con la quale realizza particolari oggetti scultorei. Ad esempio, attorno ad un fulcro compone ad incastro vari pezzi che vanno a formare un fiore, il frammento di spazio in cui l'oggetto è compreso e in cui si sviluppa il moto delle relazioni atmosferiche e luministiche, fa tutt'uno con l'oggetto che deve diventare scultura. Anche in questo caso la poeticità del motivo floreale allude alla delicatezza interiore della sua anima”.
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