Da 21 stagioni in A, ora alla Pallavolo Molfetta
Il colpaccio è Massimo Botti
MOLFETTA - Niente da fare, la Pallavolo Molfetta non vuole accontentarsi, e dopo quelli di Giglioli, Bacci, La Forgia e Mattioli, mette a segno un altro colpo da grande. In biancorosso, infatti, arriva Massimo Botti, centrale classe '73, segni particolari: 22esima stagione consecutiva in serie A. Un acquisto sensazionale, una certezza assoluta.
È infatti dal 1990 che il centrale di Piacenza si esalta nei palazzetti di tutta Italia. Aveva 17 anni quando disputò la prima stagione in A1 con la maglia prestigiosa della Maxicono Parma. Non sarebbe stata l'unica, visto che per altre quattro annate fece parte di quel grande gruppo, con cui vinse due campionati, una coppa Italia e una coppa Cev. Un periodo d'oro, coronato dall'esordio in Nazionale contro Cuba il 3 maggio del 1995. La stagione successiva cambiò casacca, rimanendo in Emilia Romagna, ma spostandosi a Forlì. Qui disputò sette campionati, conquistandone due di A2 e una coppa Italia nella stessa categoria. Dal 2002 al 2004 è stato al Piacenza, in A1, in casa sua, giusto per sfatare il tabù che nemo è profeta in patria. Non a caso dopo una parentesi a Padova , è tornato a vestire la maglia della squadra della sua città fino al 2007.
Quindi un anno a Verona, in A2, con ancora un successo in coppa Italia e una promozione nella massima serie, due a Perugia in A1, con la vittoria nella Challenge Cup, infine l'esperienza dello scorso anno a Reggio Emilia. In tutto questo c'è stato anche spazio per una curiosa parentesi: a Taviano, tra il 31 ottobre e il 16 dicembre del 2006, in occasione della pausa per il Mondiale. Giusto qualche partita, prima di tornare a Piacenza.
"Arrivo con un entusiasmo pazzesco - sono le prime parole da biancorosso di Botti - e so che sarà un entusiasmo comune. Di Molfetta ho avuto ottime referenze, ci ha giocato Costantini, che è mio cognato, e me ne ha parlato benissimo. Ho tanta voglia di giocare e di mettermi a disposizione". Alla base della sua scelta ci sono state valutazioni sulla squadra e sulla società, oltre alla voglia di confermare la qualità che da due decenni caratterizza le prestazioni di Botti. "Nella passata stagione - prosegue - non volli allontanarmi troppo da casa, stavolta ho avuto questa offerta proveniente da Molfetta.
È un ambiente estremamente interessante. Ci divertiremo". Come riuscire a divertirsi in un contesto duro quale quello della A2 è presto detto. "Serve stare con i piedi per terra - dice il centrale piacentino - e avere costantemente entusiasmo, anche se ci saranno difficoltà. Il lavoro paga sempre e noi dovremo sacrificarci. Nella mia carriera non sono mai retrocesso, non voglio di certo iniziare ora". I ricordi della parentesi di Taviano sono positivi ("fu un'esperienza interessante - dice - anche se durò solo tre partite"), ma è a Piacenza che Botti dice di aver vissuto gli anni più belli. "Ho disputato lì due finali scudetto e una Champions League da capitano - conclude - e non so quanto spesso possa succedere a uno con la maglia della sua città". Ha ragione lui, a pochissimi eletti. Molfetta, è proprio il caso di dirlo, sembra in una "Botti" di ferro.
La scheda
Massimo Botti, centrale, 196, '73
1988-90 Parma B2-C1
1990-95 Parma A1
1995-02 Forlì A2-A1
2002-05 Piacenza A1
2005-06 Padova A1
2006-07 Piacenza A1
dal 31/10/2006 al 16/12/2006 Taviano A2
2007-08 Verona A2
2008-10 Perugia A1
2010-11 Reggio Emilia A2