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Curiosità, pubblico e telecamere a Molfetta per la prima di Matrimovie, il film del matrimonio al cinema
25 settembre 2008

MOLFETTA - Cinema Odeon ore 21:La "prima" di MatriMovie, la proiezione dei filmini del matrimonio al cinema, ha suscitato curiosità e interesse come preventivato, la gente è accorsa numerosa, le telecamere anche. La limousine promessa è arrivata mastodontica, bianca, con il logo rosa, enorme, sulla fiancata. Sotto la pioggia di flash una sposa e uno sposo trampolieri ad attirare l'attenzione di tutti. Beppe e Paola, i due veri coniugi, cercano timidamente di defilarsi, ma all'intervista davanti alle telecamere, assieme a Roberto Pansini (l'organizzatore nella foto con gli sposi), non si può scappare! Microfono in mano, sorriso "spontaneo", atteggiamento "disinvolto" rispondono alle domande. "Abbiamo deciso di appoggiare praticamente il progetto del nostro amico. In aggiunta a questo ci sembra bello fare qualcosa per il cinema della nostra città, perché, come sapete, il ricavato servirà a salvarlo". Mentre gli sposi parlano, alle loro spalle, la folla affamata guarda e si appropinqua, con interesse, al buffet di rito. Si entra nel cinema, durante l'attesa per la proiezione, uno spettatore con sentimento esclama: "Comunque devono essere dei pazzi scatenati (testuali parole!) gli sposi per fare proiettare in pubblico il filmino e aderire, così, a questa iniziativa!", i pareri degli amici si dividono tra chi è favorevole e chi no. Finalmente fanno la loro comparsa sul palco i due presentatori, un uomo e una donna, che illustrano la nuova iniziativa molfettese. Spiegano anche che il filmino è un po' arrangiato perché la prima coppia di sposi è venuta meno, c'è stato poco tempo, quindi, per montare quello di Beppe e Paola Paparella che si sono proposti in un secondo momento. Improvvisamente entrano sulla scena due comici, Mimmo e Tonto, che vorrebbero fare cabaret, ma la loro ironia poco sottile e molto condita di "calascione" rovina un po' tutto. Il pubblico sembra comunque divertirsi, almeno a giudicare delle risate, tra le quali quella più fragorosa risuona alla battuta conclusiva: "Tante belle cosce di pollo a tutti!". Finalmente i presentatori riconquistano il palco e chiariscono: "La maggiore critica che è stata sollevata dalla stampa riguarda la trasmissione al pubblico di momenti di vita privata. Ma è bene chiarire che dalle prossime volte, l'accesso al cinema sarà possibile solo per gli sposi e i loro invitati”. A guardare bene il cinema non è poi così pieno come ci si potrebbe aspettare. La parte superiore è vuota, l'unica presenza quella del proiettore che non è situato al solito posto, ma tra la prima fila di sedie e la ringhiera di vetro. Inizia il filmino, le foto si succedono a ritmo di musica, la qualità del montaggio non è eccezionale. Gli sposi hanno la pelle giallognola, quasi avessero l'ittero troppo alto e a tratti assumono anche una leggera sfumatura verde! Non è possibile sapere se tale risultato sia dovuto alla qualità video scadente oppure all' infelice collocazione del proiettore! La serata è stata sicuramente gradita dal pubblico. Ma l'idea di mercato anche se originale, motivo per cui ha suscitato l'interesse della TV e del quotidiano “La Repubblica” che l'ha definita a metà strada tra Paperissima e la candid camera, non elimina il dubbio che questo non sia il modo più idoneo per rilanciare l'unico cinema cittadino rimasto.
Autore: Serena Minervini
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