Crisi delle edicole, una proposta di rilancio del consigliere comunale di Rifondazione Molfetta, Gianni Porta
MOLFETTA – L’editoria sta vivendo un momento difficile, con calo delle copie dei giornali nazionali e locali che soffrono per la crisi economica e l’attacco dell’informazione on line, non sempre qualificata che genera le famose fake news, comunemente definite bufale.
In questo scenario anche le edicole hanno i loro problemi, negli ultimi anni sono aumentate le chiusure rispetto alle nuove aperture: quello che una volta era un lavoro redditizio, oggi è diventato scarsamente remunerativo.
Per far fronte a questa crisi lo scorso 2 ottobre l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa teso a rilanciare “il ruolo fondamentale delle edicole nella vendita dei giornali e periodici”, “salvaguardare la rete esistente per numerosità e copertura, ammodernandola e potenziandola per avvicinare domanda e offerta e moltiplicare le occasioni di incontro tra le testate e il lettore”.
Lo ricorda il consigliere comunale di Rifondazione Molfetta, Gianni Porta: «Ciò che vi è di nuovo nell’accordo sottoscritto è l’intenzione di “garantire nuove fonti di reddito” agli edicolanti attraverso l’ampliamento delle “categorie di beni e di servizi offerti al pubblico e la possibilità di svolgere l’intermediazione di servizi a valore aggiunto a favore delle amministrazioni territoriali”.
Secondo Gianni Porta è possibile immaginare che, ad esempio, grazie all’informatizzazione sia possibile presso le edicole integrare i servizi offerti dall’ufficio Anagrafe del Comune, per cui un cittadino potrebbe rivolgersi ad esse anche per ottenere certificati e il rilascio di altre documentazioni, oppure - si tratta solo di alcuni esempi - il pagamento di ticket e la prenotazione di visite mediche.
Crediamo che compito dell’Amministrazione comunale sia quello di convocare i gestori delle edicole locali, insieme alle rappresentanze sindacali territoriali, per ragionare insieme della fattibilità e dell’applicazione di questo protocollo all’insegna del principio di cooperazione.
Si tratta di una possibilità per riqualificare e ridefinire il ruolo e la funzione dei tradizionali punti di vendita della stampa con eventuali politiche di sostegno anche fiscale».