Cosimo Chiarelli, colonnello dei carabinieri con il cuore a Molfetta
Il personaggio
Continuando nella nostra rassegna di personaggi molfettesi che si sono distinti nella loro attività, dando lustro alla nostra città, presentiamo un concittadino che, pur lontano da Molfetta da oltre trent'anni per via della sua attività professionale, è tuttora ad essa legato dagli affetti familiari e dai felici ricordi di indissolubili amicizie.
Parliamo del Colonnello dei Carabinieri Cosimo Chiarelli, molfettese di adozione, essendosi trasferito nella nostra città cinquant'anni or sono, proveniente da Lizzanello assieme ai suoi genitori, il padre Michele, Maresciallo dei CC., recentemente scomparso, la madre Ilde e la sorella Tina, professoressa di matematica alla scuola media “G.Pascoli”, entrambe tuttora residenti a Molfetta.
Attualmente il Colonnello Chiarelli è Capo di Stato Maggiore del Comando Regione Carabinieri Toscana, con sede in Firenze. Un incarico prestigioso, che corona meritatamente una brillante carriera iniziata nel 1972, subito dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università degli Studi di Bari e la specializzazione nella professione forense, con l'arruolamento nell'Arma dei Carabinieri come Ufficiale di complemento e proseguita con successo, date le sue altissime attitudini professionali, come Comandante di plotone presso l'XI Battaglione Mobile di Bari dal 1972 al 1973, Aiutante Maggiore presso lo stesso Battaglione dal 1973 al 1975, Comandante della Tenenza di Viggiano (Pz) dal 1975 al 1979, Comandante della Compagnia di Bologna Borgo Panigale dal 1979 al 1985, Comandante del VI Battaglione Lazio dal 1994 al 1996, Comandante Provinciale di Perugia dal 1996 al 1999.
Nel suo eccellente curriculum militare brillano, oltre agli incarichi presso lo Stato Maggiore dell'Arma, ricoperti come addetto all'Ufficio Operazioni del Comando Generale dal 1985 al 1989, e come Capo Ufficio OAIO della 4ª Divisione “Culcuaber” in Messina dal 1999 al 2001, le seguenti onorificenze: Croce d'argento per i 16 anni di servizio, assegnatagli nel 1987; Medaglia commemorativa per l'organizzazione delle operazioni di soccorso delle popolazioni colpite dal sisma del 1997; Croce d'oro per anzianità di servizio militare, assegnatagli nel 1999; Medaglia d'argento al merito di lungo comando, assegnatagli nel 2000; Medaglia Mauriziana al merito per i 10 lustri di carriera, assegnatagli nel 2004.
Il Colonnello Chiarelli non ha mai dimenticato le sue radici molfettesi, come ci conferma un suo carissimo amico, l'avvocato Silvano Maralfa, da noi intervistato per saperne di più sulla personalità di questo degno figlio adottivo della nostra città.
«A Mimmo – ci dice Maralfa – mi legano indelebili, felici ricordi di una gioventù trascorsa nel segno di una disinteressata, sincera, affettuosa amicizia, che ci ha visto impegnati insieme negli studi liceali e universitari e nel coltivare la nostra comune passione sportiva, in particolare quella tennistica. Nelle rarissime puntate che lo riportano qui a Molfetta, quando riesce ad affrancarsi dai suoi notevoli impegni istituzionali, non manca la “rimpatriata” con i suoi fraterni amici di un tempo, il prof. Angelo Mastrofilippo e il prof. Nicola De Duro, con i quali è piacevolissimo rievocare le simpatiche “goliardate” giovanili al liceo, all'università e al circolo tennis.
Non trascendo certo nella retorica di occasione se esalto le doti di perfetta educazione, signorilità, serietà e profonda cultura di questo mio impareggiabile amico, sicuramente inculcategli dagli adorati genitori, che ricordo con sincero affetto. Serietà, attaccamento al dovere, altissima professionalità ed efficienza che certamente, nella sua attività, ha ereditato dal padre Michele, Maresciallo dei Carabinieri, per lunghi anni qui a Molfetta Comandante della locale Stazione CC, apprezzato e rimpianto per l'assoluto rigore morale e per la sua efficace, preziosa opera di tutore dell'ordine, condotta con quei tratti di riservatezza, modestia e cortesia, doti tutte ravvisabili nell'adorato figlio.
Quanta differenza di stile ed efficiente compostezza di quest'uomo nel suo impegno professionale, continua l'avvocato Maralfa, il quale - senza servirsi di sterili, esibizionistici presenzialismi di stampo berlusconiano e di autoreferenziali celebrazioni appaltate a patetici officianti mediatici nostrani, senza bisogno di avvalersi della loro meschina complicità, anche per propalare messaggi intimidatori, soprattutto diretti verso quanti hanno “osato” criticarne apertamente l'operato - compie quotidianamente il suo dovere.
Pertanto, sono a proporre al vostro interessante Periodico di farsi promotore presso le istituzioni locali, anche attraverso i numerosi lettori, della richiesta di concessione della cittadinanza onoraria al Colonnello dei Carabinieri Cosimo Chiarelli, che sicuramente assomma nella sua persona i più alti valori umani e professionali che la Città riconosce ai suoi Figli migliori».